Φῶς φωτός – “Il nulla e l’immaginario”

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La redazione

Riceviamo e, più che volentieri pubblichiamo.

L’AGENDA per lo sviluppo sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta, la prosperità, la pace e la collaborazione. L’Agenda 2030 entrata in vigore nel 2016 è stata creata seguendo obiettivi e principi della Carta delle Nazioni Unite, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Diritto internazionale . . . e i risultati del Vertice Mondiale nel 2053. È aggiornata secondo strumenti come la Dichiarazione del diritto allo sviluppo. (https://unric.org/it/agenda-2030/ ).

I 17 Goal in AGENDA 2030, afferma Pina CATINO (Presidente del Club per l’UNESCO di Bisceglie e Autrice della Mostra  – Φῶς φωτός “Il nulla e l’immaginario”- curata da Massimo DIODATI  e Elena BELOBORODOVA), sono interconnessi e indivisibili e bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (economico, sociale ed ambientale).

L’Associazione Noi che l’Arte Bari-Milano con il patrocinio della Università e-Campus – Bari e in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Bisceglie, presentano la mostra fotografica Phos photos – Φῶς φωτός “Il nulla e l’immaginario” di Pina Catino dal 21 febbraio al 31 marzo 2022 / eCampus Università Bari,  Piazza Giulio Cesare, 13 – Bari.

Vernissage lunedì 21 febbraio ore 16:30, la Mostra viene presentata da Salvatore VALLETTA, Geologo – SIGEA-APS,  in presenza in Italia e da remoto in Russia.

Intervengono, Dott.ssa Lorena ALBANI – responsabile Università e-Campus Bari, Dott. Massimo DIODATI – Presidente Noi che l’Arte Bari – Milano, Comandante dott. Vito Leonardo TOTORIZZO – Presidente SPAMAT, Col. CC. (Ris) Dott. Cav. Michele MIULLI –  Esperto d’Arte Accademia Italia in Arte nel Mondo;  Avv. Enzo VARRICCHIO – Critico d’Arte, Prof.ssa Maria CATALANO – Storica dell’Arte e Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria, il MezzoSoprano Angela LISCO – Presidente Nova Canendi Academia “Gino Lo Russo – Toma”; Dott. Angelo PERRINI – Presidente Commissione Relazioni  Mostre Internazionali Club per l’UNESCO di Bisceglie.

 La mostra, finissage 31 marzo,  è  dotata di Audioguida gratuita, per ogni opera mediante App eXiboorario 9,00 – 18,00 dal lunedì al venerdì /sabato 9,00 – 12,00

Note critiche:

È importante vivere e, osservare per sentirsi pienamente inseriti nel mondo. È questa una crescita che ci rende liberi di vivere in simbiosi con l’universo. E questa è l’ottica che usa Pina Catino, quando immersa e persa nel mirino della macchina fotografica, cattura dei momenti irripetibili. Questo fa di uno scatto fotografico una “opera unica”. È un mio esercizio osservare con attenzione ogni opera d’arte, e arrivo quasi sempre alla conclusione che mi porta a dire che: l’Arte non va spigata perché è sempre molto chiara. Quello che cambia è l’occhio dell’osservatore che trae emozioni a seconda del suo vedere non con gli occhi ma con l’anima.                                                                Massimo Diodati

Queste fotografie, direi uniche, sono la prova provata dell’attenzione che Pina Catino pone verso la salvaguardia del nostro pianeta, osservando con occhio critico le peculiarità dei paesaggi e degli ambienti naturalistici, senza trascurare, anzi, la considerazione del fattore umano in tutte le sue implicazioni. Si scrutano inoltre, le varie simbologie che possiamo apprezzare osservando con interesse i suoi scatti. È del tutto evidente che diverso è guardare una foto dall’osservarla con l’intento di cogliere il suo pensiero.                                                                                     Elena Beloborodova

Nel laboratorio di suo padre Sergio “Fotoreporter” Pina Catino fin dalla tenera età, impara l’arte di fotografare. Ecco come affina la sensibilità per cogliere l’attimo per lo scatto desiderato. È innata e presente nel suo DNA la foto d’Arte. I suoi scatti sono momenti di vita illuminati da colori forti per renderli indimenticabili. Personalità eclettica, dinamica, dalle mille sfaccettature, presente in modo autorevole nelle diverse attività culturali nazionali ed internazionali.                           Angelo Perrini

ESSENZIALMENTE IL COLORE – Dove sono i colori nella realtà circostante? Sono talmente numerosi che sfuggono alla nostra distratta attenzione. E non mi si venga a dire che esistono i preferiti… se così fosse a cosa servirebbe l’arte e cosa fanno gli artisti? Volti, uccelli, mari, monti, fiori, frutti, nature morte o immobili, e poi, e poi … le forme e i colori individuati e offerti da artisti che non conosciamo, o non conoscevamo. In tale novero anche “al tempo del Covid” con la solita maestria Pina Catino continua la sua ricerca. I suoi non-neri mi resteranno accanto per chissà quanto tempo. Per provare a cercarne anch’io, dicendomi: sì, eccoli!                                     Aldo A. Pezzarossa

Note sull’artista

Pina Catino – ricercatrice storica, artista fotoreporter, scrittrice. Ha esposto in Italia e all’estero presso Musei, Castelli, Enti, Istituzioni. Le sono stati riconosciuti premi internazionali e onorificenze in campo storico, diritti umani e civili, per aver operato a difesa dell’ambiente naturale e la pacifica convivenza e cooperazione fra i Popoli. Tra gli ultimi il Premio Un Bosco per Kyoto, 2007 – Leone di Messapia, 2008 – Nelson Mandela, 2014 – Cuore d’Oro 2017 – Azzarita, 2017, Paul Harris Fellow, 2018 – Premio Voltaire, 2018 – Parthenope Art, 2019. La Mostra Internazionale “Orizzonti d’Acqua -Tutela e valore dell’Oro Blu” ha chiuso le celebrazioni UN World WAter Day presso ESA – ESRIN (agenzia spaziale europea). Autore di libri di storia: Ettore Carafa d’Andria, conte di Ruvo, Guglielmi 2005; Ettore Carafa, la Famiglia, i luoghi, la rivoluzione – ADDA 2008 per il 60° Anniversario della Costituzione italiana; Misteri dell’Antichità – Culti dell’Acqua Mito del Sole, ADDA 2009. Tradotto in inglese Francese Spagnolo, 3 Edizioni . Il mistero di Torre Gigliano nella Terra dei Templari, La Matrice 2019, P.  Catino – V. l. Totorizzo LA CHIANCA Dolmen di Bisceglie “Testimone di una Cultura di Pace, Mezzina 202. È Presidente del Club per l’UNESCO di Bisceglie dal 2010

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