11/11 San Martino

Duomo di Lucca, particolare della facciata, San martino cede il suo mantello….

Maria Catalano Fiore

Oggi San Martino, dopo aver formulato i miei doverosi auguri, sia a chi porta questo nome, Martino/Martina, come da tradizione ho porto i miei più sentiti auguri a tutti i signori uomini. E’ un’antica usanza, non solo barese, ma San Martino dal tempo dei tempi è designato come il Santo protettore dei Cornuti, non è una bufala, è qualcosa legata alla sua vita e a questo particolare giorno. L’ 11/11 era giornata di baccanali e libertà per tutti sin dai primi secoli del cattolicesimo.

Probabilmente si prolungava un rito pagano, celtico, comunque chi non ha un cornetto alzi la mano! Siamo tutti bacchettoni, no, meglio essere sinceri, anzi, a volte un cornettino ha salvato anche dei matrimoni. Certo una cosa, signori uomini è incontrare una donna sempre preparata, a passeggio, con capelli freschi parrucchiere ecc….una cosa è vedere la propria moglie, dopo anni, appena sveglia, spettinata e con qualsiasi cosa indosso andare in bagno, ma la cosa è reciproca, voi che la mattina siete tutto un lamento, che trascinate le pantofole per non sforzarvi, in quanto al resto, meglio sorvolare. Ma se la stessa donna perfettina la vedete in quel momento, magari è pure peggio! Caliamo un velo pietoso sui particolari.

San Martino! Ci sono più agiografie su di lui….come per tutti i Santi vissuti nei primi secoli del Cristianesimo.

Ecco la rappresentazione dolce e classica di questo milite che divide in due il suo mantello per donarlo ad un mendicante.

San Martino rappresenta, soprattutto nelle zone mediterranee e vinicole l’arrivo del vino novello, occasione per stare con gli amici, fra fuochi appena accesi, arrosti e vino sino a tarda sera.

La Storia Cristiana, rievoca San martino di Tours come un esempio di carità cristiana. Martino di Tours, nato tra il 316/317 d.C. figlio di un Tribuno della Legione Romana, in Ungheria. Quando era un soldato vide un mendicante nudo e affamato, mosso dalla pietà scese da cavallo, tagliò in due il suo mantello e lo donò al poveretto. Poco dopo incontrò un altro mendicante a cui, senza pensarci, regalò l’altra metà. All’improvviso il cielo si schiari e usci un caldo sole.

Martino profondamente scosso dall’episodio, vi vide la mano di Dio e si convertì al cristianesimo, si distinse per giustizia e bontà sino ad essere proclamato Vescovo dai cittadini di Tours, in Francia, e diventando uno dei Santi più venerati sia dalla Chiesa Cattolica che dalla Ortodossa. La sua ricorrenza cade l’11 novembre data della sua sepoltura.

san Martino vescovo celebra messa

La storia pagana: la storia di san Martino nasce in Francia quando questa era ancora sotto l’influenza celtica. Per loro San Martino era considerato patrono dei Soldati e dei viaggiatori e perciò….patrono dei cornuti. Di quelli che per lungo tempo lasciavano le loro mogli a casa. In questi giorni di novembre, oltre al vino, si svolgevano diverse fiere di bestiame, viaggi all’insegna dei bivacchi e degli adulteri….oltretutto l’11 ricorda il segno delle corna fatto con le mani.

Fatto sta che la Festa di San Martino è anche una delle più antiche tradizioni veneziane. Anche i veneziani navigatori per lunghi periodi e quindi…..cornuti volenti o nolenti.

La tradizione a Venezia: l’11 novembre i bambini, con in mano pentole e coperchi girano di campo in campo e di calle in calle chiedendo qualche spicciolo o qualche dolcetto ai negozianti o ai passanti, cantando una simpatica filastrocca in dialetto veneto. Quasi come una piccola festa dei morti, o di preludio ad Natale.

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