18 novembre: Giornata Mondiale della Filosofia

Insieme per “Muovere il Pensiero”

La redazione

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite designa una serie di “Giornate Internazionali” per celebrare aspetti importanti della vita e della Storia umana.  L’UNESCO Agenzia dell’ONU anch’essa designa Giornate mondiali, tra queste la Giornata mondiale della Filosofia, che si celebra ogni anno il terzo giovedì di novembre, per sottolineare il valore duraturo della Filosofia per lo sviluppo del pensiero umano, per ogni Cultura e per ogni individuo.

La filosofia è una disciplina e una pratica quotidiana che può trasformare le società, permettendo di scoprire la diversità delle correnti intellettuali nel mondo. in quanto stimola il dialogo interculturale (www.unesco.it ). Risvegliando le menti all’esercizio del pensiero e al confronto ragionato delle opinioni, la filosofia aiuta a costruire una società più tollerante e aiuta così a comprendere e rispondere alle grandi sfide contemporanee creando le condizioni intellettuali per il cambiamento, Questo è quanto affermato da Pina CATINO – Presidente Club per l’UNESCO di BISCEGLIE e da Pompeo MARITATI Presidente APSEC e Ass.  ITALOELLENICA  di LECCE. Sono questi ultimi che, per giovedì 18 novembre, hanno organizzato l’incontro on – line MUOVERE IL PENSIERO per celebrare questa Giornata, insieme ai Club per l’UNESCO di ATENE e dell’ARGOLIDE per dare spazio anche a opinioni diverse sempre nel rispetto dei diritti umani e della dignità degli individui. 

 Non è casuale l’organizzazione dell’incontro con due Club della Grecia perché è proprio lì che è nata la filosofia ad opera dei primi grandi pensatori della storia. 

L’Incontro, a partire dalle ore 18:00, link: https://meet.google.com/vzr-bmpq-pyv  intende incoraggiare il pensiero critico per una migliore comprensione del mondo e promuovere tolleranza e pace”   Altro fine dell’incontro è quello di sottolineare che la Giornata della filosofia, istituita nel 2002 dalla Conferenza Generale dell’UNESCO, riveste una notevole importanza soprattutto  per i giovani.

Nell’incontro on-line, moderato dallo Scrittore e Antropologo Maurizio NOCERA, interverranno dopo i saluti di  Anastasios VARELA (Ambasciatore Corpo Diplomatico Grecia e Presidente Club per l’UNESCO di Atene), di Mary MAROULI  ZILEMENU – Ph.D Comparative Politics, Professor Euro-Meditterranean academy of Arts& Sciences (E.M.A.A.S),Member Centerof European Studies &Humanities “Ioannis Capodistrias” e Presidente Club per l’UNESCO dell’Argolide, i Relatori Lidia CAPUTO Saggista, Scrittrice, Dottorato di Ricerca Filosofia e Antropologia (Intersoggettività, amore e pace nella fenomenologia contemporanea) Pierfranco BRUNI Archeologo Antropologo e Scrittore (L’Ombra l’Oblio il Patire tra dissolvenza e infinito).

Nell’intervista ai relatori a cura di Pompeo Maritati e Pina Catinola prof.ssa Caputo ha dichiarato: Esiste ancora l’amore e che senso ha? La domanda interpella la nostra umanità in questa temperie storico-culturale in cui idee e sentimenti appaiono effimeri, ambigui, insostenibili, contingenti, tanto da seguire le tendenze consumistiche, senza un radicamento nel mondo della vita (Lebenswelt husserliana), che si fonda sulla trama di relazioni significative tra finito e infinito, natura e creature, tra soggetto umano e altri soggetti.                                                   

Mediante il principio della soggettività trascendentale,  Husserl estende la sfera della conoscenza dalla dimensione individuale a quella universale, dalla percezione immediata della realtà ad una apprensione di un numero infinito di tipologie dell’essere, costituito dagli  “alter ego”, con cui ci relazioniamo a vari livelli: da quello basilare, definito ảsthesiologische Schlicht (livello estesiologico), ovvero corporeo, a quelli più complessi delle relazioni sociali, dell’amicizia e dell’amore. Max Scheler, seguace di Edmund Husserl e iniziatore del circolo fenomenologico di Monaco, porta alla luce il significato ontologico dell’amore.                                                                                                                 

Nel saggio ‘La posizione dell’uomo nel cosmo’ Scheler sostiene che ciò che distingue l’uomo dall’animale non è l’intelletto, né la capacità rappresentativa, di calcolo o espressiva, bensì la sua tendenza a oltrepassare sé stesso, i suoi interessi personali, i suoi impulsi, i suoi piaceri, per aprirsi agli altri secondo un disegno intenzionale definito Ordo amoris– sistema-amore (traduzione dall’originale del 1928 a cura di Guido Cusinato, Ed. Franco Angeli, Milano, 2004, pp.60-61).

Dal punto di vista etico-sociale, la persona non è statica e dominabile, al contrario, diviene un Tu che si interpella e si interroga, desideroso di attuare nella società e nelle relazioni interpersonali i valori dell’amicizia, della pace e dell’amore. Difatti quest’ultimo acquista il suo pieno senso nell’orizzonte del dialogo fraterno, della solidarietà e della pace, non solo nell’ambito della comunità di appartenenza, ma a un livello internazionale e universale.

Il dott. Pierfranco Bruni, nel suo intervento riporta: Si cerca di esistere tra la dissolvenza di ciò che siamo stati e il bisogno incerto di infinito. Ovvero tra la capacità di abitare il passato e la necessità di pensare a ciò che siamo e potremmo essere. Un viaggio sempre incompleto e inesatto che tocca attraversare tra le ombre e l’oblio. Tra queste due “isole” la memoria incontra il ricordo. Il ricordare è un passato che non finisce perché appartiene completamente alla sfera più intima del nostro esserci e del nostro esserci stati. Il filo che lega questi due mondi di tempo è il patire. Perché si patisce nel tempo. Il patire non è soltanto un dolore consapevole e lento ma è soprattutto la malinconia che si intreccia alla nostalgia. L’espressione più empatica è data dal linguaggio della nostalgia che allontana il rimpianto. La nostalgia viene abitata nell’ombra metafisica e custodita in un oblio metaforico. . .

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