2020 Boom Salentino

PUGLIA o Le Puglie unica regione italiana bagnata da tre mari…Adriatico, Mediterraneo, Ionio.

Maria Catalano Fiore

La Puglia,per chi non lo ricordasse è quasi completamente bagnata dai mari. Si, ben tre mari: Adriatico, nella sua parte più lunga, dal Gargano in giù, Mediterraneo a Santa Maria di Leuca e lo Ionio sul versante tarantino. Proprio a Santa Maria di Leuca la “Finis terre” indicata dai romani, questi tre mari si incontrano dando vita a vortici ed incroci di acque e colori unici, incredibili, un vero spettacolo naturale sempre in mutazione.

Una delle più di 50 torri di avvistamento della costa salentina

Proprio per queste sue caratteristiche di lunghezza e diversità è stata denominata, sino a poco tempo fa Le Puglie. E’ questa denominazione è molto più esatta per definire la profonda diversità morfologica, sociale, di abitudini, tradizioni, origini etniche ecc.. In Realtà sino a poco più di un decennio fa, il territorio più gettonato dai turisti era il Gargano con le sue stupende scogliere e strutture ricettive. Storicamente la parte più nobile era l’hinterland barese, con Molfetta, Trani, Barletta a nord, Monopoli, Polignano e le Terme di Torre Canne a Sud. Splendide dimore 800/900 eshe sia con affaccio sul mare che nel vicino interno. Poi le spiagge popolari di Santo Spirito e Torre a Mare, raggiungibili anche con mezzi urbani. Dopo si passava sulle più popolate spiagge del brindisino e Leccese, non servite neppure da Ferrovie o mezzi pubblici. Per finire in un insospettato ricco Salento, con Ville Neogotiche con discesa sul mare, retaggio di una residua nobiltà che conservava con la ricca borghesia, questi privilegi e l’uso di queste spiagge lunghe ed incontaminate.

Una delle ville 900 esche di Santa Maria di Leuca

Ma il progresso stava avanzando e per prima fu presa di mira la ricca Gallipoli, città penisola, dove si sono edificati palazzi e veri e propri, con appartamenti turistici, e sono sorti veri villaggi turistici senza un vero criterio urbanistico e senza un vero rispetto del territorio e delle spiagge. Poi San Foca, Melendugno, Torre dell’Orso, Otranto sino ad aggirare Santa Maria di Leuca. e risalire verso Gallipoli con una sequela di Villaggi Turistici Valtur, Televacanze e altre ditte estere. Comunque restavano ancora privilegio di pochi per via della viabilità. Solo da una decina d’anni c’è un collegamento diretto di superstrada tra Lecce e Leuca e Lecce e Gallipoli e Lecce ed Otranto. Solo da qualche anno Lecce è dotata di una tangenziale di smistamento che facilita anche l’accesso all’Ospedale. Per fortuna, si sono salvati ancora alcuni tratti di costa non aggrediti da lidi ecc…solo perchè scogliera. La Legge Ambientale “Galasso” è riuscita a proteggere i limiti di edificabilità dalla spiaggia e le amministrazioni Comunali, spesso guidate da avvocati, si sono svegliate in tempo per arginare ed impedire le costruzioni selvagge e soprattutto senza servizi fognari, di ritiro spazzature ed illuminazione a norma.

Comunque il Salento ormai è ricco di posti accoglienti per vacanze per famiglie a lungo e breve termine. Conserva ancora la carenza di mezzi di trasporto, ma forse è un bene, si riesce a calmierare la calata degli stranieri e dei nordici. Il Salento, qualche anno fa era stato preso di mira anche da Flavio Briatore che voleva trasformarlo nella “Nuova Costa Smeralda” per ammortizzare le sue tasse diventate li molto esose, ma non vi è riuscito. I salentini non sono i Sardi di 40/50 anni fa a cui toglievi la proprietà con un tozzo di pane o che accontentavi con la promessa di un lavoro come cameriere in un albergo. I Salentini sono di discendenza Greca, Albanese, Normanna e Araba. Soprattutto fieri di esserlo, la Grecia Salentina usa perfettamente un doppio linguaggio. L’esperienza Costa Smeralda è stata a sicuramente deleteria e di monito per molti. Dopo gli anni d’oro dell’ Aga Kan, da essere un territorio esclusivo per Vip è diventato un posto per cafoni arricchiti che devono mostrarsi e continuano a speculare.

Alcuni fregi di palazzi barocchi salentini

Nel Salento, invece da diversi anni Personaggi famosi, Italiani e stranieri hanno acquistato vecchie masserie diroccate, casette vicino al mare e ne hanno fatto un “Buen retiro” per momenti realmente di pace tra la natura incontaminata. Il Salento, lu sale, lu sole e lu viento , segue un ritmo dolce, segue le stagioni in modo mite. La sua stagione turistica conserva, pero’ abitudini sbagliate, proprio per la mitezza del suo clima potrebbe essere ampliata da marzo sino a novembre, puntando su un turismo più elitario e che predilige le città d’arte. Che non ama la movida estiva, ma predilige gli spettacoli culturali.

Il Salento sta tentando di vincere anche la provocazione del virus Xilella che ha infierito sui suoi alberi secolari di olivo. Allarmi si, ma la determinatezza di un popolo che ama proteggere se stesso prima di qualsiasi mercificazione. Comunque terra e mare sono troppo belle e quest’anno, fenomeno già in crescita negli anni scorsi, stranieri e Italiani del nord si sono proiettati sulle coste salentine. Full nelle strutture ricettive e nelle case private, anche perché gli affittuari hanno deciso di mantenere i prezzi invariati. Altrettanto Ristoratori, bar e locali. Giusto!

Facile sui fondali, non profondi trovare queste meravigliose stelle marine, ormai quasi estinte in altri posti

In altre zone d’Italia, invece, crolla decisamente il turismo straniero. Le città d’arte si svuotano anche per la politica sbagliata del Mibact, scarso numero di custodi,chiusure a sorpresa, aumento delle tariffe. Si stima, secondo il Sole 24 ore che i Beni Culturali, nostra punta di diamante, subiranno una perdita di 34 milioni di visitatori. La più colpita sarà Venezia, seguita da Roma, Firenze, Milano, Torino. Il danno per l‘indotto toccherà i 7 miliardi di Euro.

E le località di vacanza? non va molto meglio in Romagna in Calabria e in Sicilia, ma la situazione peggiore è proprio in Sardegna con un calo del 70% delle presenze rispetto al 2019. Le statistiche sono fornite dall’Enit,l’agenzia nazionale per il turismo. Di conseguenza un calo vertiginoso nei trasporti, soprattutto aerei e navali.

Come concludere questa parentesi estiva, che invece di aiutare la ripresa, come molti operatori speravano, sta decisamente compromettendo molte zone del paese. Senza essere campanilista, ma Viva la Puglia che contenendo i prezzi e offrendo il massimo sta risollevandosi almeno nelle zone balneari.

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