22 Aprile 1937 nasce la Signorina Grandi Firme

Gonne al vento, petto in fuori, la Signorina Grandi Firme fa impazzire la gioventù del littorio, ma da dove sbuca questa signorina? Chi la crea? Il barese Gino (Luigi) Boccasile. Una vera chicca artistica.

Maria Catalano Fiore.

Sapete cosa raccontava Gino Boccasile? Era in un vecchio tram della periferia milanese, difronte a lui una formosa bionda tutta gambe e seno. L’illustratore barese rimase senza fiato, fece cadere una monetina e, con finta noncuranza si chinò a raccoglierla. Lo scopo era chiaro, sbirciare sin dove era possibile la giunonica dirimpettaia e prendere appunti…visivi. Detto fatto sul nuovo periodico della Mondadori diretto da Pittigrilli, poi da Cesare Zavattini, una ragazza esplosiva e tutta curve apprezzata anche a Palazzo Venezia. Si impazzisce per lei, diventa la protagonista persino di una canzone del Trio Lescano.

Ma c’è un ma, la signorina non corrisponde ai canoni delle donna tipica fattrice di giovani italiani, e così, a malincuore di Mussolini stesso, la Signorina, viene diradata, sino a declinare, dopo il 1938 con il variare stesso del fascio coinvolto ormai in guerra. Ma Gino Boccasile prosegue la sua carriera. Gino era nato nel quartiere murattiano di Bari nel 1901, da ragazzo perde un occhio a causa di uno schizzo di calce viva. Alla morte del padre decide di trasferirsi a Milano dove comincia lavorare presso studi grafici ed editori, distinguendosi. Nel 1930 gli organizzatori della prima Fiera del Levante, a Bari, gli commissionano 30 cartoline commemorative. Anche il regime si serve di lui, apolitico, per manifesti e slogan pubblicitari. infatti non è ben visto, solo utile. Alla caduta del regime viene accusato di collaborazionismo, finisce in carcere, poi emigra, per un anno in America del sud, e dopo il 1948 di trasferisce a Parigi dove ottiene ottimi risultati come pittore. E’ ormai tramontata l’epoca dei disegni e dei sogni sulle bellone, ora ci sono le foto della Pampanini, della Lollo, della Loren … , ma lui non disdegna di continuare ad ideare manifesti e slogan pubblicitari, suoi quelli della Ramazzotti, Bianchi, Sciampo tricofilina ecc… vere opere d’arte. Purtroppo muore ad appena 50 anni a Milano. Circa 350 dei suoi cartelloni, rassegna di tutta una carriera, fanno parte della collezione Salce a Treviso.