22 aprile Giornata mondiale della Terra
Bisogna che ci rendiamo conto che profondi sconvolgimenti stanno accadendo, che il nostra Pianeta Terra è in serio pericolo.
Maria Catalano Fiore
La terra è la nostra casa, che accoglie indistintamente ogni essere umano, di qualsiasi cultura. Una casa che non abbiamo gestito nel modo migliore e che vede le sue fondamenta fortemente minacciate.
Per sensibilizzare l’importanza del Pianeta Terra nel 1969 è nata una importante iniziativa che si svolge annualmente: “La Giornata mondiale della terra”. Ideatore John Mc Connell, un attivista pacifista che presentò la sua proposta durante una conferenza dell’ UNESCO a San Francisco. La proposta, venne accolta ed ufficializzata come “Earth Day”.
In tutti questi anni i vari governi hanno approvato in modo unanime ben 28 riforma di tutela ambientale. Anche l’Italia ha sempre partecipato attivamente a questa giornata. Informazioni su earthdayitalia.org
In effetti ci vorrebbe maggior impegno, la calotta polare artica si scioglie a un ritmo impressionante di un milione di tonnellate al minuto. Nella sua spirale di disfacimento, riversa in mare intere distese di ghiaccio.
Questo sta portando a gravi conseguenze per l’equilibrio della Terra. Già da diversi decenni gli scienziati avevano avvertito: stiamo andando incontro ad un clima estremamente rigido in Inghilterra, Islanda e regioni limitrofe, mentre l’Europa centrale avrà già in primavera punte torride e di siccità.
A causa di queste masse d’acqua si sta inceppando la “Corrente del Golfo” un enorme nastro trasportatore di acqua calda dal Golfo del Messico verso Nord e di acqua fredda verso Sud che ha il potere di mitigare le zone fredde Primavere che arrivano in anticipo, fioriture già a fine febbraio, una maggiore quantità di pollini che si diffondono e, a seconda delle piante lo fanno sino all’autunno. Per chi è allergico a graminacee, composite, ambrosia ed altro, il riscaldamento globale si trasforma in un incubo che dura mesi. Quindi stagioni sempre più difficili.
Questa anomalia sconvolge tutti gli equilibri del sistema Terra, dalle correnti marine alle catene alimentari, la maggiore energia si condensa in piogge, nevicate e venti. Si prevede anche un intensificarsi di uragani sulle coste degli Stati Uniti, con conseguenze gravi sia sugli esseri umani, sia sulla filiera alimentare e gli ecosistemi marini.
Lo scioglimento della calotta polare, contribuisce poi all’aumento del livello dei mari. Nel Mediterraneo significherà pericolose mareggiate, specie nell’ Adriatico del Nord che poi di conseguenza porta ad una erosione marina. Particolarmente grave è la situazione prevista in Veneto, così come al Nord del mar Tirreno. L’Italia che ha vaste aree costiere meta di pesca e soprattutto di turismo potrebbe perdere moltissimo. Persino la Sardagna appare oggetto già di profonde erosioni.
Nel 2016 la UE ha ratificato l'”Accordo di Parigi”, che punta a mantenere l’aumento medio della temperatura mondiale, ma anche se riusciremo a raggiungere questo obbiettivo minimo, dovremo comunque assistere a sconvolgimenti fisici, chimici e biologici su grande scala, proprio come quello che riguarda le correnti oceaniche.
Un messaggio collettivo di speranza e un monito: l’emergenza Covid 19 rende più che mai necessario accelerare il cambiamento nei nostri stili di vita per tutelare il Pianeta Terra e tentare di ripartire. Dobbiamo agire nel nostro quotidiano, un nuovo stile di vita non ci farà male.
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