40 Mld per la ripartenza.
Dal Cdm approvazione della manovra “salvo intese” per contrastare la pandemia e tentare di rilanciare l’economia del Paese.
La Redazione
Mentre si attende, per questa sera, il nuovo Dpcm con le ulteriori misure urgenti per contenere la diffusione del virus, fortunatamente, ancora sotto controllo, ma anche piuttosto preoccupante, arriva in Consiglio dei Ministri l’approvazione “salvo intese” di una manovra da 40 miliardi pensata da Gualtieri, di concerto con i ministri più interessati dalla stessa, per contrastare gli effetti negativi della pandemia. Per vedere l’articolato completo ci vorranno probabilmente almeno una decina di giorni. Gli obiettivi che si propone: misure per far fronte all’emergenza del virus, per contenere il suo impatto sul mondo produttivo e del lavoro, per mettere in sicurezza la sanità e, dulcis in fundo, per stimolare la ripartenza del Paese.
Tra i provvedimenti specifici; la proroga della cassa integrazione Covid e blocco dei licenziamenti per chi la utilizza, prolungamento della decontribuzione al Sud e del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, con i limiti rispettivi dei 5,7 mld ed un altro miliardo. Proroga delle garanzie per le imprese, del sostegno ai lavoratori e ai settori più colpiti, è la parte più sostanziosa, ma non esaustiva degli interventi che verranno rinnovati dal primo gennaio. Da luglio l’assegno unico per i figli, che – destinato anche ad autonomi e incapienti – sostituirà le detrazioni per i figli a carico e gli attuali bonus a favore di mamme e bambini. Sgravi per l’assunzione dei giovani under 35 ed il rifinanziamento del taglio del cuneo, i cosiddetti 100 euro in busta paga, che da gennaio, con un costo per lo Stato di circa 1,8 miliardi, diventeranno strutturali anche per i redditi da 28.000 a 40.000 euro.
Un’altra proroga, ma questa volta tramite decreto, sarà resa subito operativa ed è la moratoria della riscossione. L’attività degli agenti della riscossione su vecchie e nuove cartelle e sui pignoramenti, non riprenderà in questi giorni, ma resterà sospesa fino alla fine dell’anno. Per il sostegno all’occupazione nel settore della cultura e del cinema arriva uno stanziamento ad hoc da 600 milioni l’anno.
Stesso stanziamento anche per la sanità, a cui vengono destinati altri 4 miliardi di euro per rinnovare per il 2021 i contratti ai 30.000 fra medici e infermieri assunti a tempo determinato per il periodo emergenziale. Per l’acquisto di vaccini 400 milioni di euro mentre viene aumentata di un miliardo di euro la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale.
Nel mondo della scuola 1,2 miliardi di euro per l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno e vengono stanziati 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. Dopo le polemiche degli ultimi giorni sulla diffusione del contagio a bordo di bus e metro, vengono inoltre previsti 350 milioni a favore di Regioni e Comuni per potenziare il trasporto pubblico locale, con un’attenzione particolare a quello scolastico. Riassumendo, tutto importante, ma a venire nel 2021, salvo la tregua tra contribuenti ed agenzia entrate riscossione. Per il nuovo Dpcm, care lettrici e lettori.a domattina.
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