A Mirta e Teresa
A volte perdiamo qualcosa di prezioso, non denaro, non parenti, ma qualcosa che ci scaldava il cuore.
Maria Catalano Fiore
Mirta, sei andata via in silenzio, senza dare disturbo alla tua amata Teresa, senza che altri abbiano potuto accarezzare la tua cara testolina, una stretta, un bacino a quelle tue dolci zampette. Mirta mancherai a tanti, perché sei stata incredibile nel far coraggio alla tua padroncina.
Bastavi tu a farle compagnia a casa, al negozio, per strada, eri li nei momenti belli e in quelli bui. Ora come farà senza di te? Il tuo angolino come sarà senza di te?
Tu così vezzosa nel tuo bel pigiamino dopo l’ultima difficile operazione, ma eri coraggiosa e superavi tutto, o almeno non lo davi a vedere…. Mirta, Mirta potevi aspettare un altro pochino. Tu povera cucciola potevi aspettare la fine di questo anno così brutto, che ha portato infelicità in tutto il mondo e soprattutto per Teresa. Potevi aspettare per vedere un po’ di futuro migliore ma forse non reggevi più neanche tu, povera piccola, in questo mondo così crudele. Certo sei stata forte a sopportare i vari interventi. Sino a che il tuo corpicino si è arreso. Mancherai a tutti, a chi ti stava vicino, a chi ti conosceva, anche a chi ti conosceva solo in foto, ma vedeva quei tuoi occhioni pieni d’amore e di sofferenza. Addio piccola Mirta, va in un posto migliore di questo, ma non lasciare mai la tua Teresa, sii il suo angelo in questo momento e sempre. Un bacio da questa tua zia.
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