A proposito di dolci…

Due pasticcieri, due precisazioni, e tanti kg presi solo a descrivere e guardare

Maria Catalano Fiore

Ormai da diversi giorni non faccio che parlarvi di dolci, merendine e pasticcieri, ma ingrasserò? Mi sa di si. Ieri sera, sul tardi, ho ricevuto due messaggi, uno paradisiaco, l’altro una precisazione su quanto scritto.

Il primo….

Che visione paradisiaca!

Il Noto Pasticciere napoletano Armando Scaturchio, nipote del famoso don Armando, Sottano, Radiobari ecc…mi ha ringraziato per aver tolto un po’ dall’oblio l’eclettico zio, ed invitata ad un degustazione. Lui prosegue la tradizione di famiglia, sempre nella stessa piazza e con la stessa qualità. Ma avete notato la dimensione dei Babà, tiramisù e bombette? Mio caro Armando, ti ringrazio e se dovessi passare da Napoli, certamente verrò da te, almeno per conoscere meglio la vicenda di questa “Dolce Famiglia”. Grazie

il secondo……

Uno dei prodotti della pasticceria Boccia c.so Sydney Sonnino Bari

Per par condicion, questa fetta di torta l’ho aggiunta io….parafrasando proprio il Convegno tenuto da Giovanni Boccia presso l’Archivio di Stato di Bari nel novembre 2017: La dolce migrazione della pasticceria napoletana a Bari “Comme a Napule….pure a Bari u sapn fà”.

Il Signor Giuseppe Boccia, ha sottolineato alcune imprecisioni, chiedo scusa, ma le fonti documentarie sono talmente esigue…., don Armando Scaturchio non è mai stato socio della S.I.C.A, ma sicuramente tra gli ideatori. L’amicizia tra don Armando e la famiglia Boccia risale già ai tempi de Il Sottano, in quanto Ferdinando Boccia, suo bisnonno, era proprio il capo pasticciere. Successivamente Ferdinando Boccia, non Scaturchio, apre il bar Rex con suo fratello Francesco e Nicola Mincuzzi, con cui avvieranno, in seguito, la S.I.C.A. La prima sede del bar Rex era in via Calefati. L’attuale sede è stata aperta dal figlio di Ferdinando, Giovanni Boccia, in C.so Vittorio Emanuele.

Complimenti ai Boccia, pasticceri da generazioni! Attualmente è proprietario del bar Rex, Giovanni Boccia, padre di Giuseppe che mi ha contattata e cugino di un omonimo Giovanni proprietario della Pasticeria Boccia, nel rione Madonnella.

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