Addio a Renato Scarpa

Anche Renato Scarpa ci ha lasciato, uno dei migliori attori caratteristi del Cinema italiano, famoso a tutti per la celebre interpretazione di Riccardino in “Ricomincio da tre” di Massimo Troisi.

Maria Catalano Fiore

Addio Renato indimenticabile Riccardino in “Ricomincio da tre” di e con Massimo Troisi, ad “Un sacco Bello” di e con Carlo Verdone, a il Commendator Cazzaniga in “Così parlò Bellavista” di e con Luciano De Crescenzo.

Nato a Milano il 14 settembre 1939, morto ieri a Roma ad 82 anni.

I suoi esordi da attore, a fine anni 60 lo inseriscono immediatamente nella cerchia dei migliori attori caratteristi.

Attore prediletto di De Crescenzo, Nichetti, Troisi, Verdone ed altri, oltre a vantare una ricca filmografia ha lavorato in numerose serie televisive. Lasciando un segno in ognuna delle sue parti.

Il severo padre Corazza nel grottesco “Nel nome del Padre” di Marco Bellocchio (1972).

L’ipocondriaco Sergio in “Un sacco bello” di e con Carlo Verdone (1980).

Il complessato Robertino in “Ricomincio da tre”, forse l’interpretazione più memorizzata dal vasto pubblico.

Il Commendator Cazzaniga in “Così parlò Bellavista” di e con Luciano De Crescenzo (1984) e “Così parlò Bellavista (1985)

Ancora con Troisi interpreta il superiore dell’ufficio postale e amico del protagonista ne “Il Postino” (1994) ecc….

Il compito preside nel drammatico “La stanza del figlio ” di e con Nanny Moretti (2001).

Il Cardinal decano Gregori in “Habemus Papam” di Nanny Moretti (2011).

Purtroppo un malore improvviso e fulminante lo ha portato via ieri sera nella sua casa del quartiere Monteverde a Roma. R.I.P.

P.S. Ho avuto il privilegio di conoscere Renato Scarpa e condividere con lui diverse cene. A quel tavolo c’erano sempre Carla Fracci ed il marito Beppe Menegatti. Scarpa adorava la danza e la Fracci in particolare a cui era legato da ammirazione, ma anche profonda amicizia. Da quel che ho capito conversando con lui, era un uomo di un garbo, una cortesia, una sensibilità assolutamente uniche. Era l’antidivo per eccellenza. Vero che non era quasi mai il protagonista, ma i ruoli da comprimario ricoperti tutti con risultati eccelsi, avrebbero più che giustificato qualche atteggiamento di orgoglio. La naturalezza con cui si porgeva era quella propria dei grandi uomini, soprattutto nell’animo. Sette mesi dopo la morte della tanto adorata Carla Fracci, Renato Scarpa la raggiunge. Strane circostanze che ti lasciano col magone. R,I,P, Renato. GP

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail  info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su Facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it  grazie.