Addio Jaques Perrin
Noto attore, regista e produttore, sicuramente lo ricordiamo in “Nuovo Cinema Paradiso. Insuperabile.
Maria Catalano Fiore
L’attore, produttore e regista cinematografico francese Jacques Perrin è morto a Parigi all’età di 80 anni.
Jacques Perrin, pseudonimo di Jacques André Simonet era nato a Parigi il 13 luglio 1941. Suo padre Alexandre Simonet era un regista teatrale, Perrin il cognome della madre Marie, attrice.
Diplomato precocemente al “Conservatoire national d’Arte drammatique de Paris” viene notato dal regista italiano Valerio Zurlini, che lo affianca a Claudia Cardinale in “La Ragazza con la Valigia” tratto dal famoso romanzo di Carlo Cassola nel 1961.
Subito dopo, nel 1962, sempre Valerio Zurlini gli fa affiancare Marcello Mastroianni nel film “Cronaca familiare” nel ruolo del giovane Lorenzo.
Contemporaneamente lavora a Teatro. Nel 1966 vince due premi come miglior attore al “Festival di Venezia” per il fil italiano “Un uomo a metà” e per il film spagnolo “La busca”.
Alla fine degli anni 60 crea un suo Studio Cinematografico in cui produce “Z-L’Orgia del potere” (1969), diretto da Costa Gavras con Jean Louise Trintingnant, Yves Montand e Irene Papas. Il film ottiene un “Premio Oscar come miglior Film Straniero” nel 1970.
La collaborazione con Costa Gavras fu lunga e profiqua spesso premiata.
Nel 1976 Perrin produce un altro film da Oscar “Bianco e nero a colori” del regista Jean-Jacques Annaud.
Nel 1977 decide di intraprendere la Produzione di un film particolarmente difficile “Il Deserto dei Tartari”, dall’opera di Dino Buzzati, regia Valerio Zurlini, lui stesso nel ruolo del giovane protagonista, il tenente Dogo, ed un notevole cast, fra gli altri Trintignant, MaxVon Sydow, Vittorio Gassmann. Il Film era difficile e non ebbe il successo sperato, causò a Perrin difficoltà finanziarie nonostante vincesse il “Grand prix du Cinema Francais”. Pienamente risarcito da “L’uomo del fiume” di Pierre Schoendoerffer.
Dopo una pausa tra regia e teatro, nel 1988 accettò la parte del protagonista, Salvatore, Totò, adulto nel “Nuovo Cinema Paradiso”, regia di Giuseppe Tornatore, un successo internazionale incredibile. Dovuto all’80% almeno alla bravura dei tre attori principali, oltre che da un cast di caratteristi di tutto rispetto, tra cui Pupella Maggio.
In seguito (1990) recitò benissimo nel ruolo del frate Ugo Bassi nel film storico-risorgimentale “In nome del Popolo Sovrano” di Luigi Magni.
Altri successi con film sugli animali di natura ambientalista prodotti nel suo Studio “Galatèe Films” nel quale ha anche recitato come protagonista sino al 2004, come narratore sino al 2020. Nel 2005 riceve la “Stella d’Oro della Stampa del Cinema francese” come “Etoile d’or du producteur”.
Lascia una moglie che adorava, la direttrice della fotografia Valentine Perrin e tre figli Mathieu (1975), Maxence (1995) e Lancelot (2000).
Nel corso della sua lunga carriera cinematografica ha recitato in più di 70 pellicole ma l’immagine che di lui resterà nelle nostri menti e cuore è questa:
L’immagine della chiusura definitiva del “Cinema Paradiso” con la proiezione di tutti gli spezzoni di baci “vietati” conservati e assemblati dal proiettore-Philippe Noiret. R.i.p. entrambi
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