Antefatto (al flauto magico)
In copertina Roberto Fabbriciani (foto Cirenei).
Roberto Fabbriciani
In occasione di un evento di Arezzo Wawe 2014, organizzato in collaborazione con il Tiber Sinfonia Festival, ho eseguito in prima italiana il concerto Pied Piper Fantasy di John Corigliano. Era il 21 luglio ad Anghiari, antica località della Toscana. Sul palco del bel Teatro Comunale dei Ricomposti dietro al leggio un emozionato Francesco Moser, la Southbank Sinfonia di Londra diretta dal maestro Simone Over, oltre alle percussioni di Jonathan Faralli e alla collaborazione dei bambini della Filarmonica Pietro Mascagni e della Scuola Media Leonardo da Vinci. Una serata memorabile.
In occasione della partecipazione straordinaria di Francesco Moser, grande campione di ciclismo, divenuto mio amico dopo un mio concerto a Rovereto e al quale mi lega la mia passione per la bicicletta, che in questa particolarissima serata era in veste di narratore, scrissi Antefatto (al flauto magico).
La composizione ispirata al Pifferaio di Hamelin, per voce, flauto e percussioni, è stata eseguita per introdurre il concerto Pied Piper Fantasy.
La lettura del testo di Francesco Moser è stata toccante ed ha emozionato l’attento pubblico. Una occasione veramente rara per ascoltare la sua ‘musicalissima’ voce.
“Questa sera voglio raccontarti la mia storia affinché tu sappia la mia origine e le mille avventure che mi hanno portato qui. Un giorno felice, un uomo mi diede un ramoscello. Lo lavorai, lo bucai all’interno per soffiarci dentro e feci dei fori per muovere le dita. Perfezionai sempre di più la mia opera, creando uno strumento dal suono dolce e incantatore: un flauto. Ero molto orgoglioso del mio strumento e suonando mi sembrava di volare. Sognavo luoghi mai visti, immaginavo fantastici animali colorati che mi seguivano danzando.
Giravo di città in città, di paese in paese portando il mio suono ovunque ci fosse un animo nobile disposto alla musica. Anche gli animali venivano attirati dal flauto e dalle mie melodie. Un bel giorno venni chiamato dai cittadini di un paese del nord. Erano ossessionati dai topi che mangiavano tutte le loro provviste. Cominciai a suonare e i ratti, attirati dal suono, presero a seguirmi … ed io li dirottai …. Ne seguì una grande festa in tutta la città.
Viaggiando nei continenti, portai la musica agli uomini svelandola come Prometeo. Giunsi in Australia e suonai di fronte agli Aborigeni, in Nuova Zelanda ai Māori. Intervenivo nei paesi in guerra per rasserenare gli uomini che, ascoltando le dolci melodie, facevano pace. Ma solo gli animi puri venivano attirati veramente dal magico suono. Fra tutti, i più puri e disposti a seguirmi, furono i bambini, gli uomini del domani che avrebbero assicurato un futuro diverso all’umanità.
Questo fu il compito che portai a termine in ogni luogo dove vi fossero dei bambini, facendo loro dono di una cosa preziosa: la sensibilità alla musica. Genitori mi chiedevano notizie del loro figlioletto … con il flauto attirai il bambino e la famiglia tornò ad essere unita e felice.
I bambini seguono la musica sapendo che dà gioia. La musica li fa sognare. E’ bello vederli camminare suonando. Si! Loro imparano subito a suonare, costruiscono strumenti e cercano di imitarmi. Questa è una grande soddisfazione! Anche oggi ci saranno dei bambini che, attirati dal suono del flauto, mi seguiranno fin qua. Guardate e … ascoltate!” (Luisella Botteon)
Dopo l’Antefatto il concerto Pied Piper Fantasy di John Corigliano con un finale coinvolgente dove i bambini mi seguivano suonando e, mentre ci allontanavamo fuori nella notte, l’orchestra terminava silenziosamente nel buio. Conservo un ricordo carico di emozioni per l’entusiasmo del pubblico, dei bambini e di coloro che hanno partecipato all’esecuzione. Molto curata la preparazione dei giovani esecutori affidata a Jonathan Faralli assistito da Martino Mugnai e brava l’orchestra con il loro direttore Simone Over.
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