Attenti agli occhi!!!

Notizia di assoluto rilievo per la salute di tutti noi.

GP

Mario Balzanelli, presidente italiano del 118: “Proteggere gli occhi da Coronavirus è fondamentale. Mentre la protezione di naso e bocca ha trovato piena dignità di riconoscimento, gli occhi sono stati completamente dimenticati nonostante siano una delle tre porte attraverso cui entra il contagio di massa“.

Si può essere più chiari di così? Una dimenticanza ed una sottovalutazione imperdonabile se si pensa che proprio Li Wenliang, il 34enne medico oftalmologo che fu il primo a scoprire e dar l’allarme del virus che si diffondeva in Cina e morì il 6 febbraio di Covid proprio da alcune infezioni agli occhi incurabili ebbe i primi sospetti e poi la conferma dell’epidemia.

Dapprima trattato come un traditore è stato dichiarato eroe nazionale cinese, post mortem.

Balzanelli è poi più drastico: “Il virus SARS-CoV2 si lega ai recettori ACE ampiamente presenti nella cornea e nelle congiuntive oculari, e all’interno del film lacrimale defluisce nel naso e nella gola scendendo nelle vie aeree fino ad arrivare in un momento successivo nei polmoni“.

Balzanelli oltre a citare  50 studi scientifici internazionali che lo dimostrano, vi aggiunge l’esperienza quotidiana sul campo degli operatori del 118 che, utilizzando visiere e mascherine hanno evitato migliaia di infezioni. “Occhiali o visiera permettono quando indossati insieme alle mascherine di stare a distanza ravvicinatissima (anche a meno di mezzo metro) e prolungata, anche di ore di seguito, rispetto ai pazienti Covid-19 positivi“.

Conclude auspicando che visiere e occhiali anti-droplets vengano resi obbligatori al pari delle mascherine: “Dispositivi ovunque disponibili, facilmente reperibili e a bassissimo costo da indossare unicamente nelle circostanze in cui non sia possibile mantenere le distanze interpersonali di sicurezza, come in tutti i contesti della mobilità di massa. Come ad esempio sui bus, in metropolitana, in treno, negli ambienti di lavoro e soprattutto, per i nostri ragazzi, stando a scuola, contesti interpretabili quali veri e propri ‘vettori maggiori’ dell’espansione potenzialmente incontrollabile dei contagi”. 

Non sono un’oculista, nè tantomeno un virologo o un’immunologo, ma mi sembra che sia un allarme da non sottovalutare. Coniglio pertanto ai lettori di chiedere il parere del proprio medico di fiducia. Io la precauzione della visiera in Fiera, come vi ho raccontato o in conferenze stampe o dovunque sento odore di assembramento e possibile mancato rispetto della distanza di sicurezza l’ho adottata e con me la Collega che mi accompagnava. Non temiate di apparire eccessivi, care lettrici e lettori, meglio essere guardati con un sorriso di derisione dagli imbecilli, che ritrovarsi in una terapia intensiva.

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