Auguri per la festa della donna.
Ve li anticipo, oggi. Una ragione c’è.
GP
Chiedo scusa alle nostre lettrici ed alle care Colleghe di questa testata se gli auguri li porgo loro oggi e non domani, giornata internazionale delle Donna.
La ragione è presto detta, dal 2019 l’8 marzo a casa nostra, mia e della Collega Lidia Petrescu non è giornata di festa, ma un giorno di lutto. Le perite non dovrebbero mai avvenire nei giorni di feste particolari, perché questi diventeranno per chi le ha subite incubi e non più feste.
L’8 marzo 2019 Ella, la nostra adorata pastore tedesco di quasi 12 anni, intorno alle due di pomeriggio crollava a terra sull’uscio di casa, mentre si preparava ad uscire con Lidia per i bisognini. Un infarto fulminante ha fermato il suo generosissimo cuore, che per undici anni aveva combattuto con noi la battaglia della sua insufficienza pancreatica, che si portava dietro da quando aveva appena un anno.
Perdonatemi, Colleghe e lettrici. Domani come per l’intero anno e passa, da quando questo giornale è partito, sarò dietro alla tastiera a svolgere il mio compito ed il mio dovere come sempre, ma al cuore non si comanda e per questo voglio farveli oggi.
Che dire? Anzitutto, che facendo questo bellissimo lavoro che ti mette sì davanti alle cose brutte del mondo, ma ti rende anche più attento e sensibile al bello ed al buono, ti accorgi che con la Donna si verifica la maggiore contraddizione possibile. Da un lato la violenza che si scarica su di lei. inaudita, brutale, vigliacca, dall’altro la sua immensa nobiltà e forza.
Se i figli dovessimo metterli al mondo noi uomini, il mondo si sarebbe estinto o forse, come lo conosciamo, non si sarebbe mai realizzato. Ma non è il solo momento di forza estrema e coraggio. La Donna, quando si impegna in un lavoro, in una attività lo fa raggiungendo livelli di assoluta eccellenza. Ovviamente le Donne, come gli uomini non sono tutte uguali. Ce ne sono di straordinarie e di meno dotate, ma quanto a volontà tutte indistintamente non hanno eguali.
Un tempo la Donna non poteva che essere casalinga. Vi pare poco la forza che ci vuole a compiere tutti i giorni gli stessi gesti, lavori destinati a doversi ripetere immutati per trecento sessantacinque giorni all’anno, più uno nei bisestili? Spazzi, spolveri, rifai i letti, lavi i panni e tutto dovrai rifarlo domani, ed il giorno dopo e poi l’altro ancora fino all’infinito, cioè per una vita. Man mano che la Donna si è riuscita a liberare del “giogo” impostole, ha dimostrato di saper eccellere in tutto ciò che decide di fare, finanche l’astronauta non le è più precluso. Precluso no, ma reso più difficile sempre e certo in un mondo in cui gli uomini continuano a voler esercitare il loro predominio e provano spesso a stroncare la concorrenza delle Donne, disseminando il loro percorso di ostacoli. Ma per quanto la si ostacoli la Donna arriverà alla meta.
E, dulcis in fundo, la Donna, l’altra metà del mondo è l’essere straordinario che renderà meraviglioso quel viaggio verso l’ignoto che è la nostra vita. Non è solo un modo di dire che dietro un grande Uomo c’è sempre una gran Donna. Molte volte dovremmo dire che, in realtà, molti grandi Uomini sono solo il frutto di grandi Donne alle loro spalle, che li hanno spinti, incoraggiati, sostenuti, ispirati.
Grazie Donna, se non esistessi bisognerebbe inventarti, ma per fortuna ci sei perchè io delle invenzioni dell’uomo non è che mi fidi assai.
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