Biagio Loconte
Oggi, eccezione alla regola, ad una poesia in vernacolo si apre la terza pagina. Un’opera d’arte è tale per i contenuti non certo per la sola forma.
Gianvito Pugliese
Traduzione in italiano.
Al palazzo della Motta
Proprio lì, da Corso Cavour al Ferrarese,
la prima pietra la pose il francese,
ché la città sarebbe cresciuta ancora
con piazze, palazzi e strade nuove.
Palazzi e strade allineate,
da un capo all’altro a vedersi il cielo.
Una gran cosa fu pensata a buon ragione,
di fabbricare un grattacielo quale campione,
di cemento armato, un miracolo d’arte,
a dominare il mare da parte a parte;
e la fontana antica al Mercantile,
a un parente ricco pare che dica:
“Tu sei alto e forte e sei contento,
ma davanti alla mia storia ti devi arrendere!
* * * * *
Questa poesia dialettale inedita del mio Amico Biagio Loconte, della redazione de lavocenews.it, è entrata a far parte del Calendario 2024 di Bari… Tutta un’altra Storia e della nuova edizione del Concorso Fotografico : Desiderio di Città, la Città la Mia Casa. Fermo restando la bellezza e l’originalità del contributo artistico di Biagio al Calendario, a dirla tutta sinceramente, se allungano di altre due parole il titolo, nel calendario non resterà spazio per giorni e mesi dell’anno.
Chiusa parentesi, due parole di commento alla poesia di Biagio. Straordinaria già di per se l’idea di accendere i riflettori sul “grattacielo barese” ovvero “il palazzo della Motta” all’angolo di corso Vittorio Emanuele e corso Cavour, oggi un comune palazzo abbastanza alto, ma all’epoca della costruzione un vero evento per la Città. E poi la metafora, come la definisce lo stesso Biagio, del pensiero del monumento che si proietta nell’avvenire e ne diventa il simbolo e che, animandosi, guarda alla fontana di Piazza Mercantile, adiacente alla Colonna Infame, e commenta: ” …ma nande a la storia mè t’ha d’arrènde”, dinanzi alla storia tutto passa in secondo piano e deve cedere il passo.
E qui la Poesia è divenuta capolavoro e tocca un nervo scoperto di una città che ha avuto rispetto profondo per la sua storia, ma che dall’inizio degli anni 80 del secolo scorso comincia a calpestarla e a rivoltarsi violentemente contro chi osa ricordargliela. Coincide con la nuova gestione del Petruzzelli, ed è una vera rivoluzione del tessuto sociale ed economico della Città, con i bottegai che prendono il posto dei mercanti, con i capo commessi che rilevano la licenza dalle antiche famiglie di commercianti. Il decadimento è l’inesorabile conseguenza. In quella frase c’è un po’ di tutto questo. Proverò ad approfondire questa fase della storia barese nell’opportuna sede.
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