Biden stravince nel duello a distanza.

Si è rivelato un boomerang per il tycoon il rifiuto di partecipare al duello virtuale e sfidare Biden allo stesso orario su due diverse reti tv.

GP

Mentre Donald Trump, mai visto così intimidito ed in difficoltà. veniva intervistato da Savannah Guthrie, 48 anni, anchorwoman della Nbc, che di tutto il dibattito è diventata la protagonista assoluta, tanto che qualche giornale americano ipotizza che potrebbe aver cancellato le ultime chance di vittoria di Trump, a poco più’ di due settimane dal voto, Joe Biden sulla Abc da Philadelphia mostrava una calma serafica e determinazione nel demolire la presidenza Trump,

Una elettrice di Trump, Paolette, urla, all’inizio dell’intervista al tycoon ” “Lei e’ cosi’ bello quando sorride…”ed è l’unico momento lieto per il Presidente in carica. Poi è andato tutto male. Mai Trump, solitamente impulsivo e spavalto, è apparso così incerto e balbettante, in difficoltà senza precedenti. Per lui da quel momento non l’intervista sperata, da usare per attaccare l’avversario, ma, essendosi trovato di fronte non la solita giornalista osannante, accreditata alla Casa Bianca, ma una che il mestiere lo conosce e lo mette in pratica con capacità da manuale, un vero e proprio essere messo sotto torchio, quasi un interrogatorio.

Una Guthrie agguerrita, determinata, e non disposta ad accettare risposte evasive sulla gestione della pandemia, sulla minaccia dell’estremismo di destra, sulle dichiarazioni fiscali mai pubblicate dal presidente. Non gli ha lasciato scampo: è partita dalla pandemia con un “Quando è risultato negativo l’ultima volta al test anti-Covid prima del primo dibattito con Biden?”. “Non ricordo…forse il giorno prima..”, tentenna Trump, che ammette di non aver fatto i test tutti i giorni. Accenna ad una scusa: “Comunque io sono il presidente, devo vedere la gente, e non posso restare chiuso in un seminterrato“, un attacco maldestro a Biden, “reo” di aver rispettato l’isolamento. Un tentativo di leggere prudenza e buon senso come codardia. A questo punto arrivano i veri guai. Mentre dall’Abc di Philadelfia Biden lo accusava di non aver fatto nulla per contenere la diffusione dei contagi, Trump lo assecondava involontariamente: “l’85% delle persone che indossano la mascherina si becca il coronavirus” Lo dice per difendere i suoi comizi senza prendere alcuna precauzione, ma molti la leggono come uno scusarsi con Biden. La Savannah Guthrie, comprende di averlo in mano, e incalza interrogandolo sull’ennesimo rifiuto di condannare esplicitamente il suprematismo bianco e il movimento cospirazionista QAnon. “Non li conosco, non so niente di loro“, risponde Trump, costringendo la Guthrie a ricordargli quanto spesso abbia rilanciato su Twitter le loro teorie del complotto. “Lei è il presidente, non uno zio pazzo qualunque“, lo redarguisce la moderatrice, che è repentinamente ed inaspettatamente passata alle dichiarazioni fiscali, che Trump ha rifiutato di dare sia al congresso che alla giustizia americana e che il New York Times ha svelato -in sostanza Trump non ha pagato nulla per 10 anni e 750 dollari all’anno sia nel 2016 che nel 2017-. “I numeri usciti sono sbagliati, e comunque il fisco mi ha trattato molto male” . Il pubblico arrivato per sostenerlo ha cominciato a deriderlo. Vederlo incerto. impacciato, incapace di smentire le accuse lo ha distrutto. Non so se la stessa Paolette avesse più voglia di vederlo sorridere.

Intanto, si diffonde una notizia che mette in ansia anche Biden: le autorità federali, si apprende, indagheranno sulle presunte email del figlio Hunter svelate dal New York Post. Lo sostiene la Nbc, sostenendo però che gli investigatori sono interessati a comprendere se le missive siano legate a un’operazione di intelligence straniera. Quella che sembrava una tegola per Biden si rivela tale per Trump: il Washington Post, infatti, ricorda che gli 007 Usa lo scorso anno attenzionarono la Casa Bianca sul fatto che Rudolph Giuliani, il legale personale di Trump, fosse nel mirino dell’intelligence russa, che voleva influenzarlo per alimentare disinformazione in vista del voto. E dietro alle email pubblicate dal Nyp c’è proprio lui, Giuliani, cioè Trump, che più si va avanti più cade in basso.

I sondaggi dopo la sfida mostrano un Trump sempre più distaccato ed in irreversibile calo. Mancano ancora oltre due settimane e ne vedremo e Vi racconteremo certamente tanto altro, Confesso, questa vicenda, sarà che la guardo da oceaniche distanze, ma mi diverte e non poco.

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