Brasciole di cotiche
Che bontà !! Hanno tutto l sapore della Lucania, dei tempi andati di un mondo più semplice……
Nonna Camilla
Oggi mi va di farvi conoscere una pietanza, se già non la conoscete, veramente economica e gustosissima.
Certo se siete lucani, le cotiche le reperite presto, ma anche nell’hinterland barese è facile trovarne. Non storcete il naso, sono ottime e non dure, vanno solo leggermente trattate prima….niente di che…
Ovviamente vanno cotte in un bel sughetto di pomodoro, e se con quel sugo condiamo due cavatelli ? Per me è “La morte loro!” (dicono a Bari).
Ingredienti per 4 persone: più o meno due cotenne per commensale, 400 g. di passata di pomodoro, una cipolla bianca o bionda media, un ciuffo di prezzemolo, 100 g. di formaggio pecorino grattugiato, olio d’oliva, sale q.b. qualche stuzzicadenti per chiudere le nostre brasciole.
Preparazione: La piccola accortezza da usare è quella di far sbollentare in precedenza le cotiche, poi con un coltello dalla lama affilata, passarle sia all’esterno per eliminare qualche residuo di setole, poi all’interno per togliere l’eventuale grasso in eccesso.
Poi preparate un bel trito con prezzemolo e metà cipolla (a chi piace può aggiungere anche uno spicchio d’aglio e un pochino di peperoncino) e il formaggio grattugiato. Spianate le cotiche e farcitele con questo semplice ripieno, arrotolate e chiudete aiutandovi con qualche stecchino.
Prendete una pentola per il sugo, un filo d’olio sul fondo, un pochino di cipolla tritata ad appassire, con un goccio d’acqua, per 5 minuti, per farla imbiondire, poi poggiate le brasciole sul fondo del tegame , dopo un paio di minuti rigiratele e poi ancora per farle chiudere meglio, aggiungete la polpa di pomodoro, aggiustate di sale e lasciate andare a fuoco lento per quasi un’oretta. Le nostre brasciole sono pronte!
Se vogliamo gustarle con la pasta o i cavatelli, molto meglio, mettiamo a lessare la pasta, poi condiamola normalmente con il nostro sugo profumato e saporito, una spolverata di formaggio pecorino ed è pronto tutto, primo e secondo sostanzioso. Ovviamente la scarpetta è d’obbligo! E non pensate che il maiale sia grasso, è una delle carni più magre ed anche la sua cotenna, trattata, non contiene più grassi di una normale fetta di carne bovina o equina.
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