Brodo con… quattro bottoni

Lunga la foglia, stretta la via, dite la vostra, che ho detto la mia. Un bel racconto-favola trovato in rete.

Maria Catalano Fiore

Curiosando in rete, a volte, si trovano dei racconti molto particolari: un po’ metafore, un po’ altro. Vi trasmetto questo racconto, a modo mio.

Si può preparare un buon brodo con 4 bottoni? Pare di si, leggete!

In una serata autunnale, ma già fredda, nebbiosa, uggiosa, un povero clochard vede uno spiraglio di luce proveniente dalla porta di una Chiesa. Si avvicina, entra, le funzioni ed i rosari sono terminati, il sacrestano sta riordinando, lo vede, gli si avvicina: “So che sei stanco e che comincia a far molto freddo, fuori, di notte, ma qui non puoi restare”.

Il clochard lo guarda: “Ma il Signore mi avrebbe cacciato? lasciami stare qui un pochino, mi basta un angolino, non sporco e vado via domani all’alba prima della funzione mattutina“; il sacrestano ci pensa un pochino, lo guarda, poveretto, che pena…”Dai resta, mi voglio fidare, comincia a far molto freddo, ma hai mangiato qualcosa?“. “Ancora no, se mi dai una bella pentola e dell’acqua, io ho un fornellino e 4 bottoni, preparo un bel brodo”. Il sacrestano non ha capito molto… ma: “Va bene, vado in sacrestia, chiedo alla perpetua“.

Il sacrestano, dubbioso, incrocia la perpetua, chiede la pentola e le accenna del clochard…La perpetua, come tutte le donne, e maggiormente le perpetue che, facendo finta di niente, sanno sempre tutto di tutti, s’incuriosisce, porta la pentola, scruta il clochard, e chiede: “Ehi tu, non voglio sapere il tuo nome, ma come fai a cucinare un brodo con 4 bottoni?“, “Cara signora perpetua, è più semplice di quanto crede, se mi porta una patata lo spiego“. La perpetua rientrando in casa per procurarsi la patata, vede una vicina alla finestra: “Comare, in Chiesa stiamo ospitando un senzatetto, dice che può fare un buon brodo con 4 bottoni”; la donna curiosa esce e va in chiesa, vede l’uomo e gli rivolge la stessa domanda, lui tranquillo risponde: “Portami una cipolla e te lo spiego, tra poco più di un’oretta torna con un piatto”… la donna vede altre donne, la perpetua pure, figuriamoci…in breve tempo la notizia si sparge e il Clochard serafico chiede a una qualche costa di sedano, ad un’altra un pochino d’olio, ed ancora dei pomodorini, ecc… “Poi possono ritornare dopo un’oretta abbondante, da sole o in compagnia, con piatti e cucchiai”.

In breve tempo dalla Chiesa si sprigiona un profumino davvero invitante. Il Prete si affaccia: “Che succede?”, “Niente padre, sono un senzatetto, ho chiesto gentilmente rifugio al sacrestano e poi una bella pentola…per preparare un brodo caldo, con i miei 4 bottoni“, “Figliolo come è possibile?”, “Possibile si padre, la curiosità spinge a chiedere, io posso rivelarlo solo con il contributo di una patata, una cipolla, sedano, pomodorini ecc…Ed ecco pronto un ottimo brodo vegetale!“, “Figliolo, ma tutta quella pentola?”, “No padre, non è solo per me, mi porti una coppa e della pastina, per favore, anche un bel mestolo, e vedrà“.

Il prete rientra in canonica, torna con una coppa, qualche piatto, il mestolo, dei cucchiai e la pastina. Il clochard sposta nella coppa un po’ di verdure cotte, nella grande pentola, colma di brodo caldo aggiunge un buon quantitativo di pastina.

Dopo qualche minuto cominciano ad affacciarsi le prime donne e degli uomini, muniti di piatti. L’uomo comincia a distribuire un mestolo di pastina e qualche verdura, tutti prendono posto tra i banchi della Chiesa, anche chi mancava da lungo tempo…

Il prete è stupito, l’uomo dice: “Padre questa, adesso, è veramente la casa di Dio, un Dio che accoglie tutti in una serata fredda e umida come questa!“. “E’ vero figliolo, ora ringraziamo con un segno di croce e apriamo il nostro cuore ai poveri di beni materiali, ma ricchi di ben altro! Ma…i 4 bottoni?”. “Padre sono il mio lasciapassare per la prossima serata gelida, ovunque mi porti la vita”.

Lunga la foglia, stretta la via, dite la vostra, che ho detto la mia.

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