Caponata siculo-lucana

A casa mia piace a troppi, magari non sarà la ricetta originaria siciliana, ma è la ricetta tradizionale in uso alla mia famiglia….

Nonna Camilla

Stamattina avevamo tutti voglia di qualcosa di buono, di stuzzicante, ma non pesante…niente fritture…una caponata era la pietanza perfetta, sia per gli amanti della verdura che della pasta…mette tutti d’accordo.

Forse non la classica caponata siciliana, ma una rivisitazione più semplice priva di fritture e dalla cottura molto più veloce.

Ingredienti per 4/6 persone: 2 melanzane grandi, 1 cipolla bianca media, 1 peperone grande o 4 friggitelli, una costina di sedano, 1 confezione di pomodori a pezzetti o 4 pomodori ramati a dadini, una manciata di uva passa, olio e sale q.b. qualche foglia di basilico. Se volete un po’ di pasta corta, quantitativo a seconda del numero dei commensali…e della loro golosità.

Preparazione: innanzi tutto lavate e tagliate le melanzane a fette e quindi a dadini piuttosto irregolari, salatele e mettetele sotto pressione per perdere il loro retrogusto amaro, io generalmente le metto sotto pressione la sera prima, questo procedimento evita anche di friggerle prima della preparazione.

Lavate e tagliate a cubetti un peperone grande o 4/5 friggitelli, affettate e tritate la cipolla bianca media ed anche la costina di sedano.

Prendete una padella, versate un filo d’olio d’oliva e la cipolla, fatela soffriggere un paio di minuti, poi aggiungete due dita d’acqua per farla stufare un pochino, aggiungete il sedano tritato. lasciate andare per qualche minuto a fuoco medio.

Aggiungete i peperoni a cubetti. Per il momento non aggiungete acqua, i peperoni rilasciano sempre un po’ di liquido.

Dopo 5 minuti aggiungete le melanzane a dadini, rigirate bene, non aggiungete sale, aspettate, le melanzane sono state già salate in precedenza. A questo punto aggiungete una manciata di uva passa. A qualcuno non piace, ma oltre ad essere un ingrediente importante nella cucina siciliana, ha il merito di assorbire l’eventuale gusto amaro o il sale in eccesso. Continuate la cottura, rigirando ogni tanto per altri 20 minuti circa. se necessita aggiungete un pochino di acqua.

Completate la cottura, verificate la sapidità, guarnite con qualche fogliolina di basilico fresco e profumato.

Se qualcuno, tipo marito, reclama un po’ di pasta, nessun problema, nel frattempo che la nostra caponata conclude la cottura, portiamo a bollore dell’acqua leggermente salata per la pasta. Cuciniamo la pasta, io preferisco della pasta corta, tipo cavatelli o fusilli che trattengono il condimento. volendo si può spolverare con un po’ di pecorino o di ricotta salata grattugiati grossolanamente.

Generalmente io non rigiro la pasta direttamente in padella, sia perché ci sono commensali che preferiscono la sola caponata, magari accompagnata da una fetta di pane casereccio e del buon pecorino fresco, sia perché se avanza qualcosa… può servire a preparare una buona pasta “n’casciata”, pasta ripiena al forno, tra un paio di giorni…..fatevi furbe, parola di nonna Camilla!

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