Che Cavoli!

Il cavolo è un ottimo alimento ricco di vitamine e con pochissime calorie..

Nonna Camilla

Le proprietà del “super cibo” che ci rimette in forma e previene le malattie tumorali.

Saporito e nutriente il cavolo, è un toccasana per il nostro corpo: aiuta la digestione e combatte le ulcere, migliora la vista e rafforza i denti, rende più belli i capelli. Il grande chef Pellegrino Artusi diceva che la “zuppa contadina” è pietanza da signori.

La ribollita!

La zuppa di cavolo per eccellenza è la famosa “RIBOLLITA” toscana!

Sempre l’Artusi diceva descrivendo la preparazione delle ricetta n. 58 della sua “Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, Zuppa toscana di magro alla contadina: “Questa zuppa che per modestia, si fa dare l’epiteto di contadina, sono persuaso sarà gradita anche dai signori se fatta con la dovuta attenzione”.

Il cavolo contiene senza dubbio una bella dose di Vitamina C, ricco di Vitamina A, ricco di calcio, con solo 32 calorie per etto.

Le origini di questo particolare piatto toscano sono antiche e popolari, io l’ho assaggiato una vita fa a Firenze, dove sino a poco tempo fa c’era un tegamone di coccio, all’ingresso di ogni ristorante, e potevi servirti in attesa di altro. Poi ho incontrato amici toscani (siamo amici dal 1974) che ovviamente avevano mamma e nonna in casa super abili nella ribollita, e in tanto altro. Da loro ho poi appreso, negli anni come farla, un po’ di segreti e tanto riciclaggio di pane ed altro!

Più la guardi e più è buona e ti attira !

Ma come si prepara questa Ribollita? Come ingredienti base ci sono il cavolo nero e i fagioli cannellini, entrambi prodotti tipici del territorio. Nasce perché i contadini non sempre si potevano permettere la carne, quindi rinforzavano i piatti di verdure e fagioli con pane raffermo, con altre verdure che offriva man mano l’orto, ed altro pane, la zuppa doveva durare un po’ di giorni, ogni giorno si rimetteva sul fuoco del camino e appunto si “ribolliva” per mangiarla calda. Esistono in tanti posti, sia in Italia che all’estero le zuppe di pane, ma la ribollita è speciale!

Ingredienti per 4 persone: 700 g. di cavolo nero, 500 g. di bietole, 300 g. di fagioli cannellini secchi, pane toscano (o casereccio), 150 g. di verza, 1 cipolla, 1 gambo di sedano, 1 carota, brodo vegetale, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b..

Preparazione: lasciate a mollo i fagioli dalla sera precedente, poi lavateli, scolateli, metteteli in acqua fredda, portateli a bollore e lasciate cuocere circa 50 minuti. Riducete a dadolata sedano, carota e cipolla e pulite il cavolo nero. Quindi le biete e la verza, eliminando le coste dure, poi tagliate tutte le foglie a striscioline. Ponete in un bel tegame di coccio i 4 cucchiai di olio e quindi la dadolata di cipolla, sedano e carota e le biete per circa 5/10 min. unite quindi le foglie del cavolo, girate ben bene e ricoprite con il brodo vegetale, fate cuocere, con il tegame coperto per circa mezz’ora, aggiungete un paio di mestoli dell’acqua di cottura dei fagioli e un quarto dei fagioli ormai cotti. Schiacciate (o se volete usate un minipimer) gli altri fagioli e aggiungeteli alla zuppa. Mescolate bene, aggiustate di sale e pepe. Posizionate sul fondo di un altro tegame 4 fette di pane e ricopritele con la zuppa. Posizionate un altro strato di fette di pane e poi la zuppa, sino a terminare con il resto della zuppa.

Eccola pronta!

Aggiungete un filo d’olio crudo sopra e lasciate riposare tutto sino al giorno dopo. Prima di servire riportate a bollore, aggiungendo brodo, se la vedete troppo asciutta. Si può tenere sino a tre giorni in luogo fresco, ri-bollendola ogni volta…..

Ora che è pronta potete servirla, magari in piatti di coccio, e buona degustazione da nonna Camilla! se la provate ditemi del risultato!

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