Chi è “Filippo Pugliese” a cui è intestato il premio per creativi de lavocenews.it
Un premio intestato ad uno dei più grandi esecutori musicali della nostra terra ed oltre.
Gianvito Pugliese
Sono stato tentato di usare “la redazione”. Un minimo tra pudore ed imbarazzo a dover scrivere di mio padre. “Chi si loda s’imbroda”, mi ricordava spesso.
Sarebbe molto facile percorrere tutta o gran parte della sua vita artistica. Basterebbe far ricorso ai mille e più programmi di sala che contenevano il suo curriculum, quando era cornista-solista, stabilmente con l’Orchestra della Rai “Alessandro Scarlatti” di Napoli, ma anche con l’E.A. Arena di Verona, con l’E.A. Maggio musicale fiorentino, con l’Accademia Chigiana e potrei proseguire all’infinito. O magari, copiarlo dalle brochure delle più importanti tournée all’estero, dal Cairo alla Persia (fu solista nel concerto dinanzi alla Scià nella sua dimora), senza parlare delle tournée in Usa, Canada, America latina e tutta l’Europa.
E’ stato tre le colonne portanti della migliore orchestra da Camera d’Europa, l’Orchestra partenopea Alessandro Scarlatti della Rai, a cui non perdonerò mai di averla chiusa, come pure le Orchestra Sinfoniche di Roma e Milano, si salvò solo quella di Torino ma solo perchè s’imposero gli “Agnelli” che avevano trasformato, nel frattempo, “Il Lingotto” da fabbrica di automobili in un Centro culturale di prestigio europeo. Tutto per risparmiare in un anno quanto si spendeva per una sola puntata del programma “leggero” del Sabato sera. Un delitto che la segnerà nel futuro, in cui s’imbarcò stupidamente in una gara con la televisione commerciale, gareggiando nella messa in onda di programmi demenziali e, spesso e volentieri. decisamente volgari.
Chiudo subito con pochi dati salienti: è stato con Nino Rota, al quale successe -su sua designazione nella direzione artistica della Fondazione Concerti “Niccolò Piccinni” (nostro editore)-, tra le colonne del Liceo Musicale, poi conservatorio Piccinni, dando vita a Bari ad una delle migliori scuole di fiati a livello europeo. E con Nino Rota dotò Bari di un’orchestra sinfonica: quella appunto della Fondazione Concerti “Niccolò Piccinni”, che è stata diretta dai migliori direttori d’orchestra del mondo, quella che, con vari passaggi, oggi è l’Orchestra dell’Area metropolitana di Bari.
Probabilmente, se potesse mi rimprovererebbe con un: “Troppo hai scritto ed hai detto, lo sai che più è lungo il curriculum meno vale l’artista”. E concluderebbe: “Fammi parlare con la mia vera ed unica voce, il mio strumento: il corno “. Lo accontento immediatamente.
Vi darò da ascoltare due registrazione dagli archivi Rai, fornite da Angelo Procino, già primo violoncello dell’Accademia di Santa Cecilia e figlio del II corno della Scarlatti, che ringrazio. Oggi la prima, un classico assoluto, nei prossimi giorni prima della premiazione del 29 ottobre la seconda un concerto di musica contemporanea sul cui autore ed i rapporti con mio padre andranno spese due parole.
Bando alle chiacchiere e voce alla musica: Mozart: Sinfonia Concertante K 297 B | Franco Caracciolo | Orch Scarlatti (13.05.1958) inviataci da Angelo Procino.
Mio padre è in terzo da sinistra, quello a cui i Colleghi solisti della Scarlatti hanno “ceduto” il primo piano nel ringraziamento al pubblico.
A presto per Hindemith: Horn Concerto | Filippo Pugliese | Franco Caracciolo | Orch Scarlatti (22.12.1959) Un’esecuzione che rimarrà nella storia dei grandi eventi musicali, come pure quella che ora, mi auguro, stiate ascoltando.
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