Chiamiamoli vigliacchi
Il nuovo romanzo di Giandonato Disant presentato al Castello Angiono (in copertina) di Mola di Bari
Antonella Cirese
Giandonato Disanto, ingegnere di origine molese, durante la sua esperienza di docente in Istituti Alberghieri ha raccolto le testimonianze di problematiche legate al mondo del lavoro da parte delle sue studentesse che si apprestavano ad entrare in un settore lavorativo prettamente maschile.
Da qui e dalla circostanza di essere padre di tre figlie è nata la sua volontà di approfondire i temi della dignità e identità della donna.
Volontà che lo ha portato alla pubblicazione del ‘Testamento di Emilia’ editore Adda ed ora di ‘Chiamiamoli vigliacchi’ editore Rambla.
Venerdi 1 luglio a Mola di Bari, presso il Castello Angioino, si è svolta la presentazione del libro di Giandonato Disanto “Chiamiamoli vigliacchi”, Rambla editore.
La serata introdotta dalla dottoressa Dominga Di Turi, assessora comune di Mola “Città solidale ed inclusiva”, è stata presentata dalla Presidente dell’Università della Terza età di Mola di Bari professoressa Maria Fralonardo.
Chiamiamolo vigliacchi si snoda attraverso un viaggio in treno da Palermo a Milano.
In questo romanzo un viaggio in treno diventa tra i passeggeri che si susseguono una riflessione , un confronto su un tema purtroppo ancora attuale, la violenza di genere.
Sei storie che raccontano un tipo di violenza diverso che fanno riflettere e ti spingono a trovare il modo e le strategie per aiutare i più deboli.
La serata è stata animata dalla lettura di alcuni brani del romanzo a cura di Pietro Naglieri e da un vivace dibattito tra il pubblico e l autore dove è emerso che la questione della violenza sulle donne va affrontata con tutti e non può essere limitata solo alle donne, ma è agli uomini che va fatta la domanda “Perché la violenza sulle donne”?
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