Commissione Ue: “Soccorrere in mare i migranti è dovere morale”

Vale il diritto internazionale

La redazione

Prestare soccorso alle persone in difficoltà in mare è “un dovere morale per gli Stati membri”. Sono le parole testuali di Anita Hipper portavoce per gli Affari interni della Commissione europea pronunciate oggi a Bruxelles, dove ha risposto a giornalisti che le chiedevano lumi sulle tre navi di Ong nel Mediterraneo che stanno cercando un porto in Italia o in Francia dove sbarcare circa 1.000 migranti soccorsi in mare.
Il Mediterraneo -secondo la Hipper- continua a essere una delle rotte migratorie più attive dove ogni giorno i network criminali mettono delle vite a rischio. Seguiamo la situazione da vicino. Secondo le informazioni disponibili, abbiamo visto tre navi con circa mille persone a bordo che hanno chiesto di poter avere un porto di sbarco sicuro”.
La Commissione – ha concluso la portavoce – non è responsabile di queste operazioni, non è coinvolta né nel loro coordinamento né nella definizione dei punti di sbarco. Tuttavia, ricordiamo che salvare le vite a rischio in mare è un obbligo morale per gli Stati membri secondo il diritto internazionale, indipendentemente dalle circostanze che hanno portato le persone a ritrovarsi in situazione di difficoltà in mare”.

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