Costa: “Via le mascherine all’aperto da venerdì”
Il calo dei contagi ci permette qualche regola meno severa.
La redazione
“E’ in arrivo un provvedimento del Ministero della Salute per togliere le mascherine all’aperto su tutto il territorio nazionale senza distinzione di colore per le regioni a partire dall’11 di febbraio”. Lo anticipa il sottosegretario al Ministero della Salute, Andrea Costa.
A fine marzo il governo potrebbe non richiedere una proroga dello stato d’emergenza, ma è un po’ presto per anticipare previsioni attendibili a lungo termine.
“ Questo è un segno di speranza per tutti gli italiani. Subito dopo sarà l’occasione per decidere se toglierle anche in zona gialla e arancione con un provvedimento del Ministero della Salute condiviso con il Cts. Ma direi che già oggi non vedo grandi differenze tra zone gialle e arancioni perchè i contagi sono in calo e la campagna vaccinale va molto bene. Bisogna dare un segnale positivo ai cittadini”. E prosegue come le acque di un fiume in piena: “Sono d’accordo con la fine dello stato di emergenza al 31 marzo. L’obiettivo del governo è questo. Confido che non venga prorogato e credo che sicuramente ci saranno le condizioni. Mancano ancora 12-13 milioni di dosi booster. Se procediamo con questo ritmo in 30-40 giorni è facile pensare che per metà marzo avremmo completato la dose booster a 49 milioni di concittadini. Da lì sicuramente inizierà una nuova fase e così come abbiamo introdotto gradualmente le restrizioni con la gradualità inizieremo l’allentamento delle misure, anche per gli stadi”.
Ne giorno del tripudio dello sport italiano con l’oro a Pechino di Arianna Fontana, il sottosegretario chiude con un pensiero agli sportivi del Paese.
E Roberto Speranza: “Siamo in una fase ancora di lotta contro il Covid anche se ci sono segnali incoraggianti, con una decrescita del 30% dei casi in una settimana. Questo è stato possibile grazie ad una campagna vaccinale straordinaria. In questi giorni stiamo riuscendo a piegare la curva dei contagi senza aver dovuto ricorrere a misure restrittive particolarmente invasive per la vita delle persone”. Breve, succinto e compendioso il Ministro non si avventura in previsioni e promesse che speriamo tutti possano essere mantenute, perché significherebbe che stiamo sulla buona strada per debellare la pandemia, nonostante alcune sacche di resistenza, prima che alla prevenzione ed alle cure, al buon senso.
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