Covid-19: la minaccia persistente: preoccupazione per il futuro dei contagiati
Non sappiamo che danni lascerà tra 5, 10 o 20 anni, l’esperta dell’OMS, Maria Van Kerkhove, avverte: una minaccia sanitaria globale
Rocco Michele Renna
Nel quinto anno di pandemia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) continua a lanciare un grido d’allarme, sottolineando la persistente minaccia globale rappresentata dal Covid-19. Maria Van Kerkhove, Direttore Epidemic & Pandemic Preparedness and Prevention dell’OMS, ha evidenziato il crescente numero di decessi, con circa 10mila morti al mese provenienti solo da 50 Paesi. La sua preoccupazione si estende ben oltre il presente, domandandosi cosa riserverà il futuro per coloro che hanno contratto il virus.
“La nostra preoccupazione è cosa vedremo tra 5, 10 o 20 anni in chi ha avuto il Covid in termini di danni cardiaci, polmonari o neurologici. Ancora non lo sappiamo. Anche se siamo entrati nel quinto anno di pandemia, c’è ancora molto che non conosciamo di questo virus“, ha affermato Van Kerkhove durante l’ultima conferenza stampa dell’OMS su Covid-19 e altre infezioni respiratorie.
L’esperta ha sottolineato che, nonostante la diminuzione dei decessi rispetto al picco di due anni fa, il virus Sars-CoV-2 continua a circolare e a evolversi. Dopo due anni dall’insorgenza dell’Omicron, la famiglia di varianti del virus, il patogeno continua a mutare mentre si diffonde rapidamente.
Van Kerkhove ha portato alla luce la realtà cruda dei dati: oltre 7 milioni di decessi per Covid sono stati segnalati all’OMS entro la fine del 2023, ma il vero bilancio potrebbe essere molto più alto. Le stime suggeriscono che il numero reale dei decessi potrebbe superare di oltre tre volte quanto ufficialmente riportato.
L’appello dell’esperta ai cittadini è chiaro: limitare l’esposizione al virus il più possibile, sottoporsi a test regolari, utilizzare la mascherina, ventilare gli ambienti, effettuare vaccinazioni e richiami. In caso di infezione o reinfezione, la raccomandazione è quella di limitare i contatti con gli altri, indossare la mascherina e richiedere assistenza medica.
Gli Stati sono chiamati a mantenere una sorveglianza rigorosa, sequenziamento e segnalazione dei casi, oltre a garantire l’accesso a dispositivi di protezione individuale, test, farmaci e vaccini affidabili. Solo attraverso un impegno collettivo globale sarà possibile affrontare la minaccia persistente del Covid-19 e proteggere le generazioni future.
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