Covid tiene banco sui media e nel Paese.
La crescita non si arresta e mentre si teme l’effetto Natale si lavora al nuovo Dpcm
GP
Credo non sia io il solo a nutrire spesso dubbi su quello che sarà l’argomento del giorno e sul quale magari indirizzare l’editoriale e appuntare l’attenzione sia di chi scrive che di chi legge il giornale.
In realtà credo sia il tormentone di chi opera principalmente con testate on line, che sono come tutti letteralmente bombardati da notizie che si susseguono ed arrivano con la velocità di un jet supersonico. Per cui il fatto che un argomento ad una certa ora appaia come quello che tiene banco, staccando tutti gli altri, non garantisce affatto la sua tenuta della prima posizione nell’interesse collettivo.
Un giornale online, in particolare un quotidiano generalista, costringe a convivere sempre con questo dubbio ed ad adeguarsi strada facendo. E’ l’aspetto più affascianante del nostro lavoro.
Questa Domenica sembra che sia il Covid a tenere banco nel nostro Paese. Se c’è chi punta sul timore che molti esponenti autorevoli in campo sanitario stanno manifestando sulle conseguenze del periodo natalizio sulla diffusione del virus, altri, direi i più accorti, stanno seguendo con attenzione le anticipazioni sul nuovo Dpcm e lo stanno facendo tutti in maniera parecchio intelligente, non puntando, come si è fatto erroneamente in passato sui provvedimenti specifici di apertura, chiusura, permesso o divieto, che poi fino alla pubblicazione inesorabilmente mutavano, ma focalizzando attenzione e previsioni sugli argomenti centrali e di maggior rilevanza.
Si pone particolare attenzione oggi sulla proposta avanzata dall’Istituto superiore di Sanità di far scattare in automatico la zona rossa in quei territori (penso a base regionale) in cui si verifichino 250 o più nuovi casi ogni 100 mila abitanti. Una sostanziale modifica dei parametri Rt. che sembra stia incontrando il consenso delle forze di maggioranza oltre ad aver già incartato la condivisione del Comitato tecnico Scientifico.
Ricordiamo a quanti non seguono con particolare attenzione le misure di contenimento adottate, che già i valori minimi Rt, erano stati abbassati recentemente e che la svolta decisiva che sembra possa essere adottata risponde alla logica del tentativo in extremis di contenere la diffusione del virus e poter procedere ad una campagna vaccinale nelle miglior condizioni possibili.
Ed a proposito di situazione generale Roberto Speranza, il nostro Ministro della Salute, si esprime in termini confortanti: le restrizioni potrebbero essere indispensabili per altri tre mesi, poi potremmo chiamarci fuori pericolo.
Domani è prevista, convocato dal Ministro Francesco Boccia una riunione con Regioni, Anci e Upi con all’ordine del giorno le misure per il nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio. Alla riunione, in videoconferenza, parteciperà anche Roberto Speranza.
Intanto i Presidenti delle cinque regioni già entrate in zona arancione – Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Calabria, Sicilia – chiedono al governo ristori immediati per le categorie che subiranno restrizioni, tanto per “evitare ulteriori penalizzazioni alle categorie colpite e per scongiurare il rischio che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia economica delle nostre Regioni”. E’ quanto si legge nella nota congiunta inviata al Governo dai Governatoti Zaia, Bonaccini, Fontana, Spirlì e Musumeci.
Domani mattina la riunione tra Governo ed enti locali chiarirà meglio i termini della questione, ma che la vittoria sul Covid sia ancora lontana e si basi fondamentalmente sulla campagna vaccinale credo non ci siano dubbi.
Mentre stavo per pobblicare questo articolo, a riprova del discorso di apertura mi ha raggiunto la notizia che il Campania viene interrotta la campagna vaccinale per esaurimento dosi di vaccini. Il governatore Vincenzo De Luca, stranamente diplomatico, segnala al Commissario Arcuri “Servono nuove dosi e personale per le vaccinazioni”. La Campania era recentemente salita al top nel numero di vaccinazioni praticate, motivo di soddisfazione per De Luca. Ovvio non abbia gradito la battuta d’arresto.
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