Cresce la violenza minorile.

A Formia minorenne omicida. A Napoli tredicenne pestato da coetanei anche con tirapugni.

GP

Il fenomeno è in crescita esponenziale e desta preoccupazione sociale tra le più alte. La violenza minorile sta esplodendo ed il cronista se ne accorge anche senza statistiche ma dai soli fatti di cronaca nera che coinvolgono minori, un tempo tristemente soggetti passivi di reati, oggi ancor più tristemente tramutatisi in soggetti attivi di reati pesantissimi.

E’ il caso di un minorenne della provincia di Caserta, fermato dalla Polizia a Formia, in provincia di Latina in quanto sospettato di aver accoltellato durante una rissa un diciassettenne che è rimasto ucciso. La polizia indaga alacremente per identificare gli altri partecipanti alla rissa. Sarebbero una decina i ragazzi coinvolti. La rissa si è accesa fra un gruppo di ragazzi del posto e un altro della provincia di Caserta.  Oltre al giovane deceduto un altro giovane è stato ferito. Attualmente in Ospedale non sarebbe in pericolo di vita.

Non meno inquietante l’episodio accaduto a Napoli dove un tredicenne è stato pestato da sette coetanei all’uscita della scuola nel quartiere Pianura. I sette che hanno aggredito anche utilizzando tirapugni il coetaneo nei pressi dell’Istituto Russo non erano nuovi a bravate del genere, Solo la settimana scorsa ad una partita di calcio, gli stessi soggetti avevano aggredito due giovani per futili motivi, minacciandoli anche con un coltello. La vittima del pestaggio è in osservazione all’ospedale Santobono per contusioni multiple e trauma facciale.

Un fenomeno ripeto purtroppo in crescita esponenziale che va, senza se e senza ma, attentamente monitorato e stroncato senza mezze misure. Queste bande giovanili di balordi rischiano di alimentare a dismisura la criminalità organizzata nella quale sono destinati ad entrare o a competere, in un caso o nell’altro rendendosi protagonisti di fatti di sangue d’inaudita violenza: le premesse ci sono tutte. Non serve essere un criminologo per accorgersene.

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