Da Nausicaa: Pino Tensione

L’Associazione culturale Nausicaa, attenta al sociale, ospiterà dall’8 al 13 giugno le opere di Pino Tensione.
L’iniziativa è promossa e curata dalla Fondazione EPASSS e dal suo versatile amministratore delegato Enzo Purgatorio.

Maria Catalano Fiore

Questa mostra promuove un artista, Pino Testone, notevolmente preparato e sicuramente promettente, ma una persona che, soprattutto attraverso l’operato dell’Amministratore delegato Enzo Purgatorio e della coordinatrice del Centro Diurno di Carbonara, Annamaria Viterbo, si reinserisce nel filone del benessere mentale e, soprattutto, del reinserimento nella società.

Un percorso molto lungo e non facile da affrontare, dalla prevenzione, all’approccio biomedico sino ad una nuova inclusione sociale e lavorativa.

Per ottenere questo risultato bisogna offrire speranze di vita e mettere l’utente in condizione di esprimersi, di essere parte di una società, di vedersi riconosciuti i diritti e doveri di cittadino per una vera appartenenza. La Fondazione EPASSS è promotrice di una buona cultura della vita. Oggi man mano si sta allontanando l’ombra di un destino di irreversibilità e di cronicità, attraverso il sostegno e l’integrazione sociale.

Pino Tensione, pseudonimo di Giuseppe Sassanelli, nato a Modugno (Ba) nel 1980, ha già un curriculum consistente, espone dal 2005, una maturità scientifica ed è molta voglia di crescere: evidentemente conoscitore delle tecniche più innovative dell’arte del 900 e contemporanea, si sente molto portato a sperimentare anche l’Accademia di Belle Arti di Bari

Ma tutti gli artisti sono pazzi? Forse gli psicolabili siamo noi con le nostre menti chiuse, non libere di spaziare fra colori e tecniche sempre più avveniristiche. Il supporto di persone davvero aperte come Enzo Purgatorio o Annamaria Viterbo e la disponibilità, anche logistica di Annamaria Campobasso e del suo centro “Nausicaa”, hanno reso possibile tutto questo.

In questa sala, Pino, curandone lui stesso l’allestimento, la disposizione e la cronologia, supportato da Alvaro Spagnesi, ci mostra alcuni dei suoi recenti lavori di grafica molto particolare che si potrebbe definire “virtuale”, ma che affonda in un profondo dualismo tra l’essere e non essere, il bene o il male. L’Artista dopo aver eseguito i suoi disegni a China, con la procedura del “Comics”: idee a matita, abbozzo con china di vari spessori, ripresa di alcuni punti, ecc… un processo lungo e precisissimo (sbagliare vuol dire ricominciare), li sottopone ad un processo di scannerizzazione che gli permette salvataggi, liberazioni e introduzione, nel caso del colore.

Pino con Alvaro Spagnesi e il suo “Dioscuro”

Il colore non è fondamentale, ma solo “enfatizzante”. Nel suo “Dioscuro” il rosso dei muscoli si impone subito alla nostra attenzione esaltando la forza travolgente dell’Eroe.

Oppure cancellando il disegno ed introducendo una linea guida di forza nelle braccia del combattente. E’ una scelta particolarissima: ogni opera è motivata da qualcosa ed ha un filo conduttore che partendo dal suo autore le dipana nel mondo.

Le osservazioni critiche di Sabino Lafasciano che definisce le sue opere “Concettuali e minimaliste” possono essere accettate, ma sono soggettuali, come pure la puntuale definizione di Alvaro Spagnesi.

Alvaro Spagnesi vede in lui dei tratti di Vincent Van Gogh, forse nei profili scavati e spigolosi dei suoi personaggi, ed è vero, ma si nota anche altro.

Negli ultimi anni la Treccani Arte ha promosso un artista Emilio Isgrò, un artista poeta, drammaturgo e regista siciliano che si può considerare uno dei pionieri degli ultimi decenni, famoso per le sue “Cancellazioni d’Arte”, praticamente tra scritti, disegni, carte geografiche lui “Cancella il superfluo” i suoi gesti, come le manipolazioni di Pino, non sono distruttivi, anzi rilevano una profonda ricerca dell’essenziale. Poter inviare un messaggio diretto, poiché la sovrabbondanza rende le persone cieche nella ricerca del significato o messaggio principale.

Pino e il prof. Spagnesi presso Canale 100

Il messaggio lanciato da Pino, attraverso Radio Canale 100 Radio Tv nella mattinata del 6 giugno esprime proprio questo concetto: “Il mondo è sovrabbondante, tutti noi amiamo la sovrabbondanza, siamo circondati e soffocati da cose e persone a noi inutili. Persone che parlano, si muovono, vivono per il possesso di cose inutili, sono sopraffatti da una mentalità distorta, da menti con concetti inutili, ma se cominciassimo a liberarci di queste inutilità, da questa corsa al superfluo, corsa che nel momento dell’arresto forzato, ci lascia basiti e anzi ché sfruttare ciò che già abbiamo ci fa soffrire perché siamo privati di un ulteriore superfluo…..ma è possibile? Perché non procediamo ad una introspezione che ci faccia distinguere ciò che è realmente importante dal superfluo?

Liberiamo le nostre menti e cerchiamo di comprendere chi ci circonda, a volte più debole ed offrire una mano,

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Grazie.