Dai social

Il genocidio dei palestinesi oggi come lo sterminio degli ebrei ieri.

La redazione

Abbiamo fatto fatica stamane a trovare un post che non trattasse del Fratellino d’Italia Emanuele Pozzolo, la cui pistola (l’unica arma auto-animata in commercio) spara “da sola” al veglione della sorella di Delmastro, o del generale Roberto Vannacci che si tuffa a Capodanno a Viareggio, con familiari al seguito, emulo di un tuffatore sfortunato (finì male). Disattento alla storia, Vannacci, uscendo dall’acqua, ha indossato un accappatoio, che fa tanto geisha giapponese.

Abbiamo scelto, dunque, il post della cybernauta Michela @Michela67901712, al debutto su #daisocial, che ci ricorda che, complice il silenzio, i nazisti sterminarono gli ebrei e i sionisti i palestinesi.

Grazie Michela del messaggio importante, è in atto a Gaza un vero e proprio genocidio, che non suscita lo sdegno che meriterebbe, complici media, troppo sensibili al potere della pecunia sionista.

Non c’è dubbio alcuno che furono gli ebrei a pagare il più alto tributo di sangue alla criminalità nazista dei lager, ma essersene appropriati in toto (si celebra nel giorno della shoah praticamente solo il massacro degli ebrei europei, quando la furia orrida nazista si rivolse al genocidio, oltre che degli ebrei, delle popolazioni slave delle regioni occupate nell’Europa orientale e nei Balcani, neri europei e, quindi, prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, massoni, religiosi cristiani, minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, gruppi religiosi come Testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali e persone con disabilità mentali o fisiche.

E francamente non è un bel gesto far passare volutamente sotto silenzio il sacrificio di altri soggetti ai quali dovresti sentirti affratellato dalla comune ingiustizia subita.

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