….Dal 1954…
Mostra Nazionale di Pittura del maggio, il lungomare antistante , aspettando l’apertura in un dipinto di Franco Colella
Maria Catalano Fiore
I problemi emergono.
I problemi sorti per la Mostra Internazionale erano da prevedersi, purtroppo, come la mancanza di una sede espositiva appropriata. I saloni della Pinacoteca, nel bellissimo palazzo sul lungomare, sede all’epocadella Provincia di Bari, ora della Città Metropolitana, erano inadeguati ad ospitare il grande numero di opere presentate in concorso. Nel 1954 si raggiunse il numero massimo, con ben 1200 opere di artisti di spessore inimmaginabile. Il Presidente dell’E.P.T., Nicola Lippolis, fu costretto a chiedere ospitalità nelle Sale del Castello Normanno–Svevo. Era una situazione ugualmente precaria, tra il veto del Soprintendente l’arch. Francesco Schettini, i problemi logistici di sale in via di restauro, praticamente un cantiere semi-aperto, la mancanza di custodi idonei…. Comunque l’esposizione delle opere funzionò. Forse funzionò proprio per la dislocazione in varie sale di tele di correnti ad ambiti completamente diversi.
Una carrellata rimasta veramente ineguagliata, tra pittori figurativi e non. La diatriba tra figurativo e astratto era sempre più accesa anche tra i critici in giuria: Roberto de Robertis come promotore, l’onnipresente autorevole Palma Bucarelli, Direttrice della Galleria di Arte Moderna di Roma, Francesco Spizzico, quale vincitore, in varie categorie, negli anni precedenti, Oronzo Valentini, Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Vittore Fiore ecc….. In effetti se nelle edizioni precedenti, fecero scalpore le tele di Emilio Vedova, con un vero concerto di pro e contro, nel 1954 vengono presentate opere di vera avanguardia, come la lastra scultorea in bronzo di Arnaldo Pomodoro. Il primo premio, Il Ramoscello d’oro fu comunque vinto dal pugliese Domenico Cantatore che rientrò, finalmente osannato, nella sua Ruvo. Le sculture di Arnaldo Pomodoro furono ugualmente premiate, con altri artisti d’avanguardia.
Arnaldo Pomodoro era un orafo pesarese di notevole prestigio, che si era accostato all’arte formando con il fratello, ed un amico, formando il gruppo 3P, che in seguito entrerà a far parte, a Roma, con Lucio Fontana del gruppo Continuità. Attualmente le sue opere sono in Musei e Piazze di tutto il mondo. Altro problema, non di poco conto, l’introduzione in comitato di personaggi giovani, arrampicatori saccenti, che fomentarono gli animi, senza apporti costruttivi, anzi decretandone la chiusura dopo l’esploit del 1960.
Di quel 1954 resta un filmato dell’Istituto Luce, quindi diffuso in tutta la Nazione e un Presidente di Commissione da sogno, Giorgio De Chirico, che presentò anche una sua opera fuori concorso, ovviamente.
La storia continua……
Il Maggio di Bari comprende anche altre gare, oltre la pittura.
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