Dall’Israele all’Ucraina sistemi anti-droni, probabile anche quelli anti-aerei
Per la prima volta, Israele sarebbe pronta a fornire all’Ucraina tecnologia anti-drone. In copertina Gerusalemme.
La redazione
Secondo il portale d’informazione Axios, fondi dei governi sia israeliano che ucraino avrebbero confermato che Israele sarebbe pronta a fornire per la prima volta all’Ucraina tecnologia anti-drone.
I sistemi prodotti, dalle industrie militari Elbit e Rafael, che l’Ucraina potrebbe ora acquistare sono tra i più avanzati nel bloccare e abbattere i droni, dispongono di una portata di circa quaranta chilometri e posizionati nei pressi di centrali elettriche o simili le rendono praticamente inattaccabili
E’ dall’inizio dell’invasione russa, cioè dal 24 febbraio 2022, che Kiev ha chiesto a Gerusalemme armamenti e tecnologia di difesa antiaerea. Lo Stato ebraico, finora non aveva mai accolto la richiesta, preferendo fornire solo assistenza umanitaria.
Nonostante abbia sempre condannando l’invasione russa, Israele infatti non ha mai voluto alienarsi Mosca sia perché controlla i cieli siriani, sia perché in Russia vivono centinaia di migliaia di ebrei e Israele teme ritorsioni del Cremlino.
Negli ultimi mesi qualcosa è cambiato. Soprattutto da quando si è appreso che l’Iran – che Israele considera il suo peggior nemico e la più grande minaccia alla sua incolumità – rifornisce Mosca di droni. Benjamin Netanyahu, tornato al potere sembra aver cambiato la politica israeliana verso la guerra.
Secondo Axios, il Ministero della Difesa ucraino non sarebbe entusiasta dell’offerta. Kiev, infatti è in grado di intercettare tra il 75 e il 90% dei droni. “Ciò di cui abbiamo veramente bisogno è un sistema difensivo contro i missili balistici“, avrebbe dichiarato.
Fonti dei servizi riferirebbero di una riunione tenuta da Netanyahu con le alte sfere militari martedì scorso. Una riunione che sembra abbia sbloccato la fornitura di sistemi di difesa anti-aerea, in cui gli israeliani sono i primi al mondo, ed altri aiuti militari.
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