E’ ventunenne l’indiziato della strage del 4 luglio
Il presunto assassino ha acquistato il fucile legalmente.
La redazione
L’uomo accusato di aver fatto fuoco in un sobborgo di Chicago sugli spettatori della parata del Giorno dell’Indipendenza ha acquistato legalmente il suo fucile. L’arma ha sparato più di 70 colpi da un tetto, da dove il “cecchino”, vestito con abiti femminili, si è dato alla fuga nascondendosi nella folla.
Sospettato è un 21enn,e Robert E. Crimo III, che è stato arrestato lunedì, dopo essersi arreso alla polizia che aveva effettuato un breve inseguimento in auto.
L’attacco alla parata del 4 luglio a Highland Park, Illinois, ha provocato sei morti e più di trenta feriti.
Secondo gli inquirenti aveva pianificato l’attacco da diverse settimane e si stanno valutando le relative accuse penali. Crimo non ha dichiarato subito se avesse un avvocato.
Crimo ha diversi tatuaggi facciali distintivi e lunedì sembra che abbia indossato abiti da donna per meglio mimetizzarsi tra la folla e non destare sospetti. Chris Covelli, portavoce dell’ufficio dello sceriffo della contea di Lake: “Si è mimetizzato con tutti gli altri mentre correvano, quasi come se fosse anche uno spettatore innocente”. Il sospetto, dopo la strage, ha raggiunto la casa della madre, che si trona nelle vicinanze ed ha preso in prestito l’auto dalla stessa.
Gli inquirenti non sono riusciti a sapere il motivo della sparatoria, che è avvenuta in un quartiere prevalentemente ebraico, ma che non è provato il movente antisemita o razzista.
Si sa per certo, invece che è stato utilizzato un fucile ad alta potenza per l’attacco, molto simile a un AR-15, che ò stato abbandonato sulla scena del delitto,. Era in possesso però di un fucile simile, trovato nell’auto di sua madre, alla cui guida si trovava quando è stato arrestato dalla polizia. Una perquisizione alla sua abitazione ha permesso di accertare che possedeva diverse altre armi, detenute a casa sua, tutte acquistate legalmente in Illinois.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha affermato il mese scorso che esiste un diritto costituzionale di portare armi in pubblico in una sentenza che ha anche reso più facile per i gruppi pro-armi ribaltare le moderne normative sulle armi. Una decisione di chiaro stampo politico, assolutamente intempestiva atteso che è lo stesso mese scorso il Congresso ha approvato la sua prima grande riforma federale sulle armi in tre decenni, intesa a rimuovere le armi da persone ritenute pericolose.
Lunedì quando la parata del giorno dell’Indipendenza è arrivata vicina al centro, secondo la polizia, l’assassino è salito sul tetto di una ditta attraverso la scala antincendio e, senza preavviso, ha aperto il fuoco con un fucile d’assalto contro gli spettatori.
L’attacco arriva mentre gli americani continuano il dibattito sul controllo delle armi e se misure più severe possono prevenire le sparatorie di massa che si verificano così frequentemente negli Stati Uniti, più che in qualsiasi altro Paese del mondo.
Piaccia o no è l’ennesimo regalo di Donald Trump” agli americani, non perché il presunto assassino risulta essere un fan del tycoon e dei suprematisti bianchi, del che non lo si può certo accusare l’ex Presidente Usa, ma in ordine alla decisione della Corte Suprema che è il frutto avvelenato delle tre nomine operate da Trump di giudici della Corte Suprema, che ha rotto l’equilibrio democratico e ne sta facendo uno strumento di regresso talebano del diritto Usa.
Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Grazie.