Edicole votive a Bari vecchia
Un’edicola votiva ad angolo, trasportata su un palazzetto del 900 e rifinita da una finta cornice barocca……vera forse?
Maria Catalano Fiore
Nei giorni scorsi si è svolta una esplorazione ed un sondaggio FAI sulle Edicole Votive di Bari vecchia. Un progetto di restauro per “I Luoghi del cuore”. Scadeva il gg. 15 dicembre, ma lo sapevano in pochi, io per prima avrei votato e fatto votare. Neppure i quotidiani locali sono stati informati. Se informati hanno sottovalutato il valore sia dei FAI Fondo Ambiente Italiano, sia del patrimonio culturale che queste edicole rappresentano.
Comunque il FAI ho operato questo censimento su queste edicole votive che hanno una lunga storia alle spalle e rappresentano, senza dubbio, una ricchezza inestimabile da tutelare e conservare e valorizzare.
Senza dubbio, queste edicole votive, una delle più antiche tradizioni delle nostra terra. Altri tipi se ne riscontrano a volte in piccole località di montagna, ma in città solo nei caruggi di Genova, nella zona antica di Roma, a Napoli nei quartieri Spagnoli, e nella città antica di Bari.
Le edicole votive di Bari Vecchia dette anche “Madonnelle” o “Nicchie” sono circa 240 piccoli e preziosi altari consumati dal tempo.
Proprio un’edicola votiva, un tempo al limite della città, ha dato il nome ad un quartiere sorto ad inizio 900 costeggiando il lungomare: il “Quartiere Madonnella” allargatosi, poi per prolungarsi ancora di più tra San Giorgio e Japigia.
L’ Edicola è una struttura architettonica prevalentemente di piccole dimensioni con la funzione pratica di ospitare o proteggere un Santo.
Il termine deriva dal latino “aedicula” diminuitivo di Tempio, quindi un Tempietto. Un Tempio in miniatura per ospitare una statua o la rappresentazione di una divinità.
Possono essere strutture a se stanti oppure appoggiate ad una parete o inquadrate in una nicchia della parete stessa. La forma architettonica quindi assume una funzione estetica che evidenzia l’edicola stessa.
Sono databili in epoche diverse e ridipinture diverse
Se ne trovano un po’ dappertutto nelle corti della citta vecchia, sia semplici, sia veramente antichi, o riccamente addobbati.
Sono databili dal 1400 in poi, a volte bassorilievi in pietra ridipinti, a volte nel 1600 sono oli su lastre di metallo.
Le edicole votive proteggono da secoli gli usci delle case, delle corti o sono all’ombra degli archi in pietra, proteggono i vari passaggi a testimonianza della devozione dei cittadini della città vecchia. In queste edicole sono effigiati i santi più amati e venerati, da San Nicola patrono della città, al copatrono San sabino, San rocco, San Antonio da Padova, i Santi Cosimo e Damiano, Vito e Domenico ecc… La Madonna in tutti i suoi aspetti Addolorata, del Carmelo, Odegitria o altre.
A volte sono veri quadri, anche di valore come l’edicola/ quadro che si incontra se si imbocca da Piazza Mercantile il percorso verso la Basilica di San Nicola, via Palazzo di città.
Questa edicola importante è posta sul fianco di Palazzo D’Amelj, al civico 61, edificio settecentesco proprietà dei ricchi feudatari di Bitetto. Rappresenta la “Madonna del lume”.
In questa foto del 2017 si nota il progressivo degrado. Sicuramente si tratta di un dipinto che doveva essere prima nell’androne del Convento dei gesuiti, annesso all’omonima Chiesa, poco distante.
E’ un dipinto sicuramente eseguito tra la metà del 600 e il 700 di buona fattura, ma di autore ignoto. Probabilmente guardando nei registri dei Gesuiti, o tra le acquisizioni dei D’Aloja vi saranno tracce, al momento sconosciute.
Quello che è certo è che nonostante la cura devozionale, queste edicole hanno bisogno di un buon restauro conservativo che fondazioni private, come il FAI possono finanziare ed eseguire. Ci auguriamo una maggiore diffusione del messaggio ed una sensibilizzazione al recupero di tali edicole da parte di tutti.
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