Emiliano: la Puglia ce la fa.
Ulivo millenario, simbolo di questa nostra Puglia.
GP
Un amico di lunga data mi ha mandato questo “corto”. Conoscendo i suoi gusti raffinati, di autentico cultore d’arte -lo vedrei bene a dirigere una sovrintendenza monumentale al posto di quella massa d’incompetenti che ci ritroviamo- mi ha incuriosito e l’ho subito guardato: “più che bello” ho pensato. Così, aldilà della condivisione o meno della candidatura e dei contenuti, ho deciso di offrirlo ai lettori de Lavocenews.it come un bel cortometraggio e null’altro.
C’è poi una seconda ragione che mi ha convinto. Tra i tanti messaggi che cerca di trasmettere, direi efficacemente, uno questa testata, -non solo io- condivide senza se e senza ma: si coglie -finalmente- un rigurgito di sentimenti da meridionalista orgoglioso, quanto dignitoso. Quella strada l’abbiamo intrapresa dal primo giorno di vita di queste pagine e cercheremo di portarla avanti il più efficacemente possibile. Rifiutando il meridionalismo piagnone ed accattone e spingendo quello di qualità, memori che Bari è anche quella di Radio Bari, del Sottano degli Scaturchio, dei progetti dell’architetto Saverio Dioguardi -non tutti ben custoditi-, della scuola di Benedetto Croce nella fu Casa Laterza, del Liceo Musicale affidato al giovane Nino Rota, dell’Ecole barisienne, della Primavera pugliese. E da quelle radici deve ripartire lo sviluppo, il futuro e la progettazione della Puglia. Noi, nel nostro piccolo, ci saremo.
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