Fcazz pi ffrettl di Nonna Lucia
La focaccia con le frittole di Nonna Lucia è una ricetta tradizionale lucana che viene fatta soprattutto nel periodo invernale
Rocco Michele Renna
Si sa che del maiale non si butta via niente e in questo caso si parla del suo lardo e della preparazione di una focaccia prelibata.
Quando comincia il periodo più freddo dell’inverno, nel territorio della Lucania si cominciava a sentire vari profumi di prelibatezze, quei profumi ti abbracciavano e ti accarezzavano sensualmente e ti lasciavi inebriare in essi. I profumi di ricette meravigliose che le nostre nonne lucane erano esperte nel preparare.
In questo caso parliamo di mia madre (nonna Lucia) e del suo paese, Genzano di Lucania in provincia di Potenza, un grazioso paesino famoso per una fontana abbeveratoio/lavatoio chiamata “Fontana Cavallina” che finì sui francobolli italiani come una delle più belle fontane d’Italia .
Non è famosa solo per la fontana, è famosa anche per l’ospitalità dei suoi concittadini, per l’aria salubre di montagna che da uno stupendo profumo alla sua tradizione nella produzione di salumi e tanto altro ancora che non voglio elencare per non tediarvi e non farvi attendere troppo.
Cosa sono le “frittole? Le “frittole” o ciccioli di maiale hanno una lunga tradizione in diverse regioni d’Italia. La ricetta che segue si riferisce alla preparazione delle “frittole alla lucana” secondo la tradizione. L’ingrediente principe è il lardo di maiale che viene fatto sciogliere in un pentolone.
Prepariamo le “frittole”; ingredienti:
2 kg. lardo fresco e acqua tiepida, sale q.b.
Istruzioni:
Tagliare a tocchetti il lardo. Aggiungere i tocchetti in una pentola ampia con un po’ di acqua tiepida per non fare attaccare il grasso, aggiungere un po’ di sale e portare a cottura.
Mescolare il grasso periodicamente in modo da aiutarlo a sciogliersi. Quando le frittole sono pronti diventano più scure e rosolate. Scolare le frittole in uno scolapasta e lasciare raffreddare.
L’unto, ancora tiepido, va conservato in un barattolo di vetro da riporre in frigo o in un luogo a temperatura costante e fresca. L’unto ha preso il nome di sugna (a sud) o di strutto.
Aggiungere alle frittole ancora calde del sale…
Adesso prepariamo la focaccia:
*1/2 kg di farina;
* 1/2 bicchiere acqua;
* 2 cucchiai zucchero e un po’ di cannella;
* 1 buccia grattugiata di limone (a piacere).
Impastare il tutto e fare la sfoglia. Le frittole devono essere tiepide (quantità a piacere) mescolarle nell’impasto. Preparare la teglia e schiacciarle (deve uscire a focaccina), spandere lo zucchero sopra.
L’impasto si può fare anche lievitato: stesso procedimento ma con l’aggiunta di un 1 cubetto di lievito (25 grammi), dopo che l’impasto è lievitato (raddoppiato), aggiungere le frittole. Nella versione lievitata, dopo averla messa nella teglia, si mette una spalmata di olio sopra e poi lo zucchero.
Non posso fare altro che augurarvi buon appetito, invitandovi a gustarla calda, anche fredda non è male ma perde un po’ del suo aroma, magari gustatela con gli amici e con un buon bicchiere di vino Aglianico che sicuramente troverete a Genzano di Lucania.
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