Giuseppe De Nittis vola in America

Le opere del grande maestro barlettano saranno in America per una mostra sull’impressionismo da novembre 2022 sino a gennaio 2023.

Maria Catalano Fiore

Ben trentadue opere del Maestro impressionista barlettano Giuseppe De Nittis saranno prestate, a fronte di una garanzia assicurativa di 8 milioni e 300 mila euro, dal Museo De Nittis-Palazzo della Marra di Barletta alla Galleria d’Arte Nazionale di Washington D.C.

Questa prestigiosa galleria ha, infatti, in programmazione l’allestimento di una mostra sull’ Impressionismo europeo, in particolare francese, con una carrellata di opere di autori prestigiosi, tra i quali Giuseppe De Nittis non poteva certo mancare, lui che, nella Parigi in fermento della fine 800, è stato più che famoso, un vero epicentro vitale dei suoi ambienti culturali, frequentando tutti i grandi dell’epoca.

G. De Nittis: “Colazione in giardino”, 1882, olio su tela 117×81

Le sue opere saranno esportate solo temporaneamente, la mostra è programmata dal 15 novembre 2022 al gennaio 2023. Queste trentadue opere attraverseranno tutti i passaggi della carriera di De Nittis, dal suo primo periodo della “Scuola Napoletana”, sino al successo negli ambienti parigini.

In breve: Giuseppe Gaetano de Nittis è stato un pittore italiano vicino alle correnti artistiche del Verismo e dell’Impressionismo. Nato a Barletta (BAT) nel febbraio del 1846 è morto vicino Parigi nel 1884 a soli 38 anni.

Una delle sale della “Pinacoteca Giuseppe De Nittis” Palazzo della Marra- Barletta

La sua era una famiglia alto borghese di Barletta, di cui lui era il quartogenito. Rimasto orfano di padre a soli due anni, crebbe con i nonni paterni e, dopo un apprendistato locale, si iscrisse, nel 1861, a soli 15 anni, seguendo suo fratello maggiore, a Napoli, all’Accademia di Belle Arti, sotto la guida di Gabriele Smargiassi (Napoli 1798-1882), uno dei maggiori esponenti della “Scuola di Posillipo”.

Ma la sua indole indipendente lo portò ad essere insofferente ed ad essere espulso dopo soli due anni. Viaggiò per l’Italia, a Firenze si avvicinò ai “Macchiaioli”. Nel 1867 De Nittis si trasferì a Parigi, dove si ritroverà in un ambiente accogliente e molto aperto alle innovazioni. De Nittis non era certo un bohémien, infatti, da subito si inserirà negli ambienti migliori della vita mondana. Conoscerà il nuovo stile “Impressionista”. Poco dopo sposerà la parigina Léontine Lucille Gruvelle, personaggio fondamentale e musa nella sua carriera artistica. Sarà più parigino degli stessi parigini.

G. De Nittis: “Signora in giardino”, 1882, pastello 82×100

Sulle sue opere ottiene buoni consensi. sia dalla critica. che dal pubblico. oltre alla protezione economica del famoso mercante d’Arte Adolphe Groupil, sino al conferimento, nel 1878, della “Legion d’Onore” francese. Le sue opere, assimilabili sia ai macchiaioli che agli impressionisti, presentano sempre una indipendenza di stile e contenuti.

De Nittis, colpito da un fulminante ictus cerebrale, morì precocemente, nel 1884. E’ sepolto a Parigi nel Cimitero degli artisti di Pere-Lachaise; l’epitaffio sulla sua tomba fu scritto da Alessandro Dumas figlio.

Ancora un’immagine della Pinacoteca De Nittis -Palazzo della Marra- Barletta

Sua moglie Léontine, dopo alcuni anni, si ritirò a vivere a Barletta, donando molti quadri alla città natale del maestro, da lui molto amata.

Dopo alterne sedi di collocazione, dal 2006, le sue opere sono conservate nella Pinacoteca De Nittis, collocata in Palazzo della Marra di Barletta. Una pinacoteca da visitare: oltre ad un vasto numero di opere del De Nittis ci sono stupende opere del suo amico Giovanni Boldrini, il “ritrattista delle signore”.

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