GLOBAL WARMING: mistificazione mediatica o tragica realtà?
Cortometraggio realizzato dal dott. Mimmo Macaluso per il
5 giugno Giornata Mondiale dell’Ambiente delle NAZIONI UNITE
Cinzia Montedoro
Abbiamo ricevuto dal Club per l’UNESCO di Bisceglie la seguente nota, che siamo lieti di pubblicare.
I cambiamenti climatici hanno determinato, nel corso delle ere geologiche, le migrazioni degli esseri viventi ma anche estinzioni di massa. Il sistema climatico della Terra è caratterizzato da complesse interazioni tra atmosfera, corpi celesti, oceani e calotte glaciali. Le ere glaciali in genere durano circa 100.000 anni, con periodi interglaciali, di circa 10 – 12.000 anni. In questi ultimi anni, è in atto un riscaldamento del pianeta Terra: riconoscere i drivers climatici è fondamentale per comprendere se il riscaldamento in atto del nostro pianeta, è fisiologico e mediato dall’uomo, ma, soprattutto, per dimostrane che l’allarme non è frutto di illazioni o mistificazioni create ad arte da alcune associazioni ambientalistiche, come affermato da alcuni governanti, ma una tragica realtà.
Il Club per l’UNESCO di Bisceglie, trainer unitamente alla LEGA NAVALE ITALIANA Sezione di Bisceglie (Puglia) Presidente dott. Luigi CASSANELLI, alla Sezione di Sciacca (Sicilia) Presidente Avv. Aldo ROSSI e al WWF Sicilia – Area Mediterranea – Presidente l’Arch. Giuseppe MAZZOTTA, sempre impegnati a sostenere incontri di ‘ In- Formazione’ finalizzati a stimolare il pensiero critico e indurre il senso di collettività e responsabilità nei confronti del mondo in cui viviamo, hanno organizzato in covid-19 #Distanti ma Uniti”, per il 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente delle Nazioni Unite (World Environment Day) la pubblicazione del cortometraggio sul tema “GLOBAL WARMING: mistificazione mediatica o tragica realtà?” realizzato dal dott. Mimmo MACALUSO, Direttore Scientifico-Settore Mare -WWF Sicilia –Area Mediterranea e Membro Onorario del Club per l’UNESCO di Bisceglie presieduto da Pina CATINO
World Environment Day è una giornata mondiale proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite in occasione dell’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), che affronta come tema principale quello dei cambiamenti climatici e opera con lo scopo di salvaguardare il futuro della società mondiale.
Le estati, che vanno dal 1986 al 2019, sono state le più calde rispetto a qualsiasi altro periodo storico: questo repentino riscaldamento globale del pianeta Terra, non è ascrivibile alle periodiche oscillazioni climatiche e queste evidenze non sono frutto di speculazioni ambientalistiche, come la tropicalizzazione, in atto, del Mediterraneo: il riscaldamento delle acque, dei mari e l’ipossia delle acque, che abbiamo registrato nel corso di un monitoraggio dello stretto di Sicilia, in corso da oltre 10 anni, avrà conseguenze biologiche ed economiche di vasta portata.
Le emissioni di gas serra, stanno anche provocando l’acidificazione delle acque per aumento dell’anidride carbonica: questa condizione di acidosi, minaccia forme di vita marine come i gasteropodi, i coralli ed i crostacei.
La soluzione a questo drammatico problema, è esclusivamente politica, afferma il dott. Macaluso, in quanto soltanto i provvedimenti legislativi volti alla riduzione della liberazione dei gas serra, messi in atto da tutte le nazioni, potranno avere un effetto globale.
Anche se le prove prodotte dagli scienziati, non dovessero essere sufficienti a dimostrare la responsabilità dell’uomo nel riscaldamento del nostro pianeta, la politica mondiale dovrebbe adottare un approccio a questo grave problema basato sul principio di precauzione:
“Se le potenziali conseguenze di un’azione sono gravi o irreversibili, in assenza di una piena certezza scientifica, si attuino egualmente misure atte a prevenirle .”
Il Cortometraggio “GLOBAL WARMING: mistificazione mediatica o tragica realtà?”di Mimmo Macaluso, sarà pubblicato il 5 giugno sulla pag facebook del Club per l’UNESCO di Bisceglie, You Tube .
Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare i contatti, o scrivere alla e-mail info@lavocenews.it, grazie.