Il fattore Russia nelle dinamiche Iran-Israele
Un’escalation temuta dopo la risposta iraniana al raid su Damasco
Rocco Michele Renna
La recente escalation di tensioni tra Iran e Israele, innescata da un raid aereo su Damasco, potrebbe vedere un nuovo attore influente nel conflitto: la Russia. A distanza di oltre due anni dall’invasione dell’Ucraina, l’alleanza tra Teheran e Mosca si è notevolmente rafforzata, trasformandosi in una partnership strategica che non può essere ignorata da Israele, specialmente alla luce delle minacce di rappresaglia da Tel Aviv.
La cooperazione nello scambio di armi La svolta nei rapporti tra Russia e Iran si è manifestata nel 2022, quando Teheran ha deciso di supportare Mosca nel conflitto ucraino, fornendo droni e missili. In cambio, secondo quanto riportato dal Washington Post, la Russia avrebbe accettato di vendere a Teheran jet da combattimento avanzati e tecnologia di difesa aerea, potenziando così le capacità difensive dell’Iran.
Questa cooperazione ha portato alla coproduzione di droni militari in Russia, con benefici reciproci che hanno elevato l’Iran da alleato minore a partner strategico. “La dinamica fornitore-cliente è cambiata”, ha commentato Hanna Notte del James Martin Center for Nonproliferation Studies, sottolineando il trasferimento di conoscenze e i guadagni immateriali per l’Iran.
La tecnologia per la difesa Sul fronte difensivo, l’Iran ha da tempo cercato di acquisire le migliori batterie missilistiche antiaeree russe per proteggere i propri impianti. Dopo l’acquisto del sistema S-300 nel 2007, l’Iran ha mirato al più avanzato sistema S-400, capace di contrastare la tecnologia stealth dei moderni aerei da guerra.
La Russia, dal canto suo, ha tratto vantaggio dall’acquisto di migliaia di droni iraniani diventati essenziali per le operazioni in Ucraina.
La Russia ha ampliato ulteriormente il proprio arsenale militare, acquistando asset per un valore di circa 2 miliardi di dollari, tra cui sistemi difensivi anti-droni, prioritari per i generali russi impegnati in Ucraina. Inoltre, l’Iran ha accettato di vendere missili terra-terra a Mosca e, secondo le ultime valutazioni dell’intelligence, si prevede che il trasferimento delle armi inizi a breve.
In conclusione, la crescente cooperazione tra Iran e Russia potrebbe avere un impatto significativo sulle future dinamiche del Medio Oriente, con Israele che deve ora considerare un nuovo fattore nel suo approccio strategico alla regione.
Alla luce delle considerazioni fin quì svolte non è peregrino chiedersi quanto Russia e Putin abbiano influito nel contribuire alla crescita delle ostilità tra Iran e mondo occidentale.
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