Il Gran Lido Marzulli
Non solo un lido, un completo villaggio balneare, unico, all’epoca nell’Italia meridionale….sino a quando chiuse tristemente i battenti a fine estate 1956.
Maria Catalano Fiore
Ferragosto, giorno di ferie, di riposo…quasi…di gite varie, ma per un barese che si rispetti si va al mare !! In qualunque posto, qualunque lido, qualunque scoglio, ma si va al mare. E tornano in mente tanti ferragosti passati, a me mezza lucana, tra mare, collina, Laghi di Monticchio in delegazione parentale, con più macchine sulle ginocchia ossute di qualcuno. Per i bambini pareva non esserci mai posto, ora con i seggiolini, oltre ad occupare mezzo veicolo, viaggiano da nababbi. Comunque, tra racconti, odori vari e scambio di ricette di cucina si arrivava al luogo predestinato. Una giornata diversa, ma alla fine stancante per tutti.
Invece io preferivo, quando ero a Bari, fare scorribande e andare al mare al Lido Marzulli. Peccato che proprio quando sono nata io è andato in disuso. L’anno dopo la mia famiglia si è trasferita sulla fine di Viale Imperatore Traiano, a neanche 500 metri dall’ingresso del Lido Marzulli, quindi facilissimo da raggiungere anche da sola. Figuriamoci se avevo paura di qualcosa, la strada ormai la definivano la vecchia via di Mola, costeggiava la ferrovia, recintata. La Nuova strada era aperta ad una sola corsia, ma deviava ad un certo punto, perché in estate c’era ancora gente che frequentava l’ex Lido Marzulli. E io mi perdevo in quelle stanze, saloni, bar e piste da ballo non ancora spogliate del tutto.
Nei suoi anni ruggenti quel Lido è stato il punto d’orgoglio di tutta la città di Bari. Inaugurato a maggio del 1949, a sud della città prendeva il nome dal suo proprietario, Giovanni Marzulli, molto semplicemente, ideatore e realizzatore di qualcosa che somigliasse ai bei lidi del Nord. Più che uno stabilimento si presentava come un elegante villaggio, costruito con ogni confort che fece bella mostra di se anche per l’accorto sfruttamento dell’arco sabbioso lungo circa 1 km sulla faccia costiera Bari – Mola.
Dall’altra parte della città c’erano già dall’inizio 900 il Lido Marechiaro, costruito su palafitte, con cabine/spogliatoio che avevano accesso diretto al mare, sarebbe stato sconveniente altrimenti.
Di seguito, le colonie estive per bambini, e il Lido San Francesco alla Rena nel 1928.
A seguire Lido Adria, Lido Fesca 1946 poi Lido San Cataldo. Il Trampolino prese vita nel 1955.
Il complesso Marzulli, non era semplicemente un luogo di attrazione balneare, diviso in due gruppi. La prima costruzione era un moderno albergo a due piani, con una ventina di camere, molto private, e annessi solarium per le cure elioterapiche. L’ingresso alberato, aveva al centro una bella fontana classicheggiante (ovviamente fu una delle prime cose a sparire). Il viale continuava verso una serie di villette dotate di bagni e accessori, un ampio ristorante, una tavola calda, un ampio bar con una grande pista per ballare la sera, in ceramica blu cangiante (la ricordo perfettamente). Infine un Albergo Diurno con annesse docce di acqua marina calda e fredda, barbiere, parrucchiere per signori e signore, manicure. Una palestra coperta.
La cosa più bella e più ambita era la pista da ballo, per chi si fermava, o arrivava di sera. C’era un posto riservato alla musica, ospiti Gorni Kramer e parte della sua orchestra, e cantanti in voga al momento. Accanto un Casinò e qualche salotto per eventuali feste molto private.
Il secondo complesso era il Lido vero e proprio, con entrata a parte, sulla via vecchia Bari – Mola con costruzioni per Direzione, uffici, biglietteria, pronto soccorso, un fresco viale alberato che attraversava le cabine sino al mare. C’erano ben 600 cabine dotate di doccia e spogliatoi.
A fine struttura anche una stazione di rifornimento carburante con officina ecc….
Negli anni successivi si arricchì anche di una elegante piscina, con trampolino per tuffi. Una rotonda sul mare e persino un Cinema all’aperto. Il Lido Marzulli fu veramente un completo villaggio balneare, unico, all’epoca nell’Italia meridionale….sino a quando chiuse tristemente i battenti a fine estate 1956.
Il suo indirizzo civico era Viale Imperatore Traiano 86. Dove era il suo ingresso, oggi c’è la Scuola Media Giovanni Verga, ironia della sorte mi hanno assegnato li la mia supplenza in Disegno geometrico, avevo 18 anni, avevo superato il corso di abilitazione, ma era così triste affacciarsi da quelle finestre, vedere la strada ed il degrado dell’epoca e non più le piastrelle blu cangianti.
Ringrazio per le foto i collezionisti Giuseppe Fiore e Giuseppe Petruzzelli. Per i dettagli, che comunque ho impressi nella memoria, Gigi De Santis, con il suo articolo” Il Gran Lido Marzulli”, pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 9 giugno 2013.
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