Il Silenzio

Versi molto riflessivi, versi di un filosofo, docente di filosofia, versi e riflessioni di un uomo.

Maria Catalano Fiore

versi di Bruno Aurisicchio

Vi sono tanti tipi di silenzio: un silenzio di pace, un silenzio momentaneo, un silenzio rasserenante e un silenzio che fa paura. Un silenzio grave come un macigno, in silenzio lieve di piuma o assordante come il vuoto o come un martello.

Bruno Aurisicchio nel suo ultimo lavoro letterario: “Il Senso delle Parole” ed. Sagraf 2022, nella terza parte, dedica al silenzio versi e profonde riflessioni.

Bruno presenta i suoi versi: “Ricordo che la parola silenzio deriva dal latino silentium, derivazione di silere, tacere, non far rumore, la relativa o assoluta mancanza di suono o rumore in un ambiente. In senso figurato, può indicare l’astensione dalla parola o dal dialogo. In effetti, a ben pensare, il silenzio è l’assoluta mancanza di suoni e di rumori, ma anche una condizione legata alla solitudine, all’ascolto, alla pace e alla spiritualità (i grandi dolori sono muti). Comunque sia è nel silenzio che possiamo completamente ammirare la bellezza di ciò che ci circonda, così come possiamo viaggiare all’interno dei nostri pensieri più nascosti.

Molti non sanno che il silenzio è un elemento che appartiene all’ambito della comunicazione e credono che i silenzi siano soltanto spazi vuoti nella stessa, mentre, in realtà, possono avere un profondo significato. Se dovessimo guardare alla storia o alla letteratura classica ci accorgeremmo come, in situazioni diverse tra loro, quali riti religiosi, dimostrazioni di lutto, richieste di ogni tipo e conversazioni private le pause di silenzio hanno buon gioco.

Tuttavia, un ambito in cui ha particolare importanza il silenzio è quello della psicologia perché può essere uno strumento molto utile agli psicoterapeuti. Al di fuori di tali considerazioni mi sono accorto che:

i silenzi raccontano.

Si ama la vita, l’amore, l’allegria, ma qualche volta capita di voler stare da soli, in silenzio. I silenzi allora parlano, riportano indietro nel tempo.

Il silenzio, poi, altro non è la forma più alta dell’io anche se pochi lo interpretano.

Si comprende, forse, il vero significato del silenzio quando ci rendiamo conto che tutte le cose più importanti, della nostra vita, sono finite senza rumore.” Bruno Aurisicchio.

Il silenzio, allora, diventa, la forma più alta della parola…

SILENZIO

Tra i rumori del traffico, torno a casa,

in Silenzio.

Stasera c’è un’aria strana per la città,

solitamente molto rumorosa.

Cerco il Silenzio e, forse,

da tempo cerco questo tempo che mi manca,

quello del Silenzio.

A casa, tra le mie “cose”

mi gusto il momento del Silenzio

e mi accorgo che le cose mute mi parlano.

Ho spento sin anche

il noiosissimo cellulare

che spesso infrange i momenti di

un Silenzio ricercato.

Nella immobilità del tempo mi chiedo che cosa è, poi,

il Silenzio.

Bruno Auriscchio dir. ris.

Un pensiero che passa all’improvviso nella mente come una sospensione del corso della vita di tutti i giorni, diviene un invito a pensare, a riflettere.

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