In mostra: 100 anni di Vittorio Gassman – parte I

Una mostra fotografica celebra i 100 anni dalla nascita di Vittorio Gassman. In copertina la teca con tutti i premi vinti dall’attore nella sua lunga carriera.
La mostra ha debuttato a Roma ed è attualmente a Genova, nel Sottoporticato, sino al 18 settembre. Proveremo a seguirla anche dopo

Maria Catalano Fiore

Vittorio Gassman, un grande attore del Cinema Italiano, il “Mattatore”, dall’omonima trasmissione Tv del 1959, che bucava gli schermi, insuperabile anche a teatro. Un personaggio tra i più ammirati ed amati del 900, il minimo storico, dunque, celebrare questi 100 anni dalla nascita attraverso una grande mostra fotografica, la prima a lui dedicata.

Locandina della Mostra e foto sul frontespizio del Catalogo

Vittorio Gassmann (il suo vero cognome ha due N finali, come i suoi figli) nato a Genova, il 1 settembre 1922, morto a Roma il 29 giugno del 2000. E’ considerato con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni, tra i grandi interpreti della “Commedia all’Italiana”.

Inaugurazione della Mostra a Roma il 9 aprile con Diletta D’Andrea, Alessandro Gassmann, Emanuele Salce-Gassman ed il Presidente della Regione Lazio Luca Zingaretti.

Questo doveroso tributo è stato fortemente voluto dagli eredi Gasmann, i suoi figli e Diletta D’Andrea (n.1944), sua ultima moglie e madre del suo ultimo figlio Jacopo (n.1980), che hanno prestato foto e materiale privato, oltre che supervisionarne l’allestimento.

Professionista al limite del maniacale, Gassman con indubbia versatilità e magnetismo è stato attore, regista, scrittore, maestro, innovatore. Dotato di una cultura smisurata, eccellente tanto sul versante drammatico quanto nella commedia.

Una delle sale, della mostra allestita con svariate foto dell’attore.

La mostra si snoda in 4 sezioni: teatro, cinema, televisione, poesia e scrittura con qualche ricordo sportivo (atleta e campione nazionale di Pallacanestro nel 1942)

Non tralasciando, di pari passo anche i momenti più importanti della vita privata dell’attore: innanzitutto, il suo “baule di costumi”, abiti di scena, parrucche, trucchi e tutto ciò che un attore di teatro si porta sempre in tournée, un vero camerino viaggiante.

Innanzitutto il teatro fu la vita artistica di Vittorio Gassman, suo primo e continuo amore, sino negli ultimi tempi, con la sua “Scuola Teatrale”. esposto anche il famoso “Cavallo”, in legno, opera del famoso scultore e scenografo Mario Ceroli (n.1938), come tutto l’allestimento scenografico/teatrale per il “Riccardo III” di Shakespeare, 1968 , interpretato magistralmente da Gassman con regia di Luca Ronconi.

Un’altra sala con fotogrammi tratti da alcuni dei suoi film ed il costume di scena indossato nel girare il celebre “Guerra e Pace”

Una carriera eclettica, in grado di spaziare tra teatro, cinema (al suo attivo ben 130 film), Tv varia, poesia e scrittura (numerosi i suoi scritti sul teatro ed autobiografici), rendendo coniugabile la cultura con lo spettacolo popolare.

La sua prima autobiografia a cui ne seguiranno altre, più testi teatrali ed altro ancora

Tantissime le foto e materiali, in parte inediti, che su ben 1000 mq. espositivi ripercorrono davvero il l’intero percorso artistico del Gassman pubblico e quello umano della vita di Vittorio, comprese le sue donne, 3 mogli, 4 figli, più uno adottato, i premi e le criticità, che ha sempre raccontato in diverse autobiografie, come tappe, sia pur dolorose della sua vita.

La mostra, che è stata prima a Roma presso “l’Auditorium Parco della Musica” dal 9 aprile al 29 giugno, è ora nel “Porticato del Palazzo Ducale” di Genova, sua città natale, dove rimarrà dal 7 luglio al 18 settembre.

Il racconto della sua prolifica carriera cinematografica passa attraverso vari costumi: Innanzi tutto quello indossato nel 1956 in “Guerra e Pace” la grande trasposizione Hollywoodiana con Audrey Hepurn, Mel Ferrer, ed un cast stellare, regia di King Vidor, che consacra, definitivamente, anche sul piano internazionale, la fama del co-protagonista, principe Andrea/Vittorio Gassman.

Ovviamente, non possono mancare, foto di scena ed alcune proiezioni di film girati con i tre grandi registi: Ettore Scola, Mario Monicelli e Dino Risi.

Chiude la mostra la mitica Lancia Aurelia con cui Gassman, nel 1962 ha girato “Il Sorpasso”, co-protagonista un giovane e bravo Jean Louise Trintignant. Dietro la macchina scorrono scene del famoso film, regia di Dino Risi, soggetto di Ettore Scola e Ruggero Maccari, musiche di Riz Ortolani. Memorabili le battute del protagonista, che aprono e chiudono i vari siparietti di questo “road-movie” (pellicola per strada), la prima del genere in Italia. La strada è la rappresentazione scenica di una nazione che si avvia velocemente alla fine di un sogno.

Seguono filmati e foto dei vari programmi televisivi in cui Vittorio è “Mattatore” o ospite. Non mancano persino degli audio-video (dalle teche Rai) in cui, nel 1965, si esibisce con Mina in “L’uomo per me”, o la “Canzonissima” in cui è ospite con sua madre, Luisa Ambron Gassmann, per recitare insieme alcuni passi della Divina Commedia, o ancora un’altra trasmissione in cui legge l’elenco telefonico come fosse la Divina Commedia dantesca.

Quanto alla sua vasta produzione letteraria, comincia quasi come sfida nel raccontare di se e della sua vita e donne per approdare a veri capolavori come l’ultimo suo saggio con Luciano Salce, amico di vecchia data, lavoro e frequentazione, di cui sposa l’ex compagna Diletta D’Andrea a Velletri nel 1970 e ne adotta il figlio Emanuele.

Sino all’ultima sua confessione autobiografica di un uomo che è invecchiato, ha mille manie e paura della morte che incalza, ma non reagisce, piuttosto si lascia andare. Si intitola “Mal di Parola” èd è stata cominciata dopo l’improvvisa morte dell’amico fraterno, vicino di casa in quel loro “Villaggio”, Ugo Tognazzi (1922-1990).

Una delle sue Autobiografie di successo

Questa mostra su Vittorio Gassman è inoltre ricca di copioni con sue annotazioni, prestiti dell’“Archivio Luce”, del “Centro Sperimentale di Cinematografia”, dell’ “Accademia Silvio D’Amico” e dell’ “Archivio Generale dello Stato”, Roma.

Successivamente la mostra, con l’aiuto del “Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione per la promozione della cultura e della lingua italiana”, che è intervenuto per portarela nelle città dove Vittorio Gassman ha trionfato nella sua straordinaria carriera sarà a Buenos Aires, New York, Los Angeles, Parigi, e tante altrettante.

La cura della mostra e del ricco Catalogo (ed. Skira) è di Alessandro Nicosia, Diletta d’Andrea Gassmann e Alessandro Gassmann.

-fine della prima puntata

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