Incidente sul Garda: la seconda vittima è annegata

Lo ha stabilito l’autopsia sul corpo della 25enne.

La redazione

Sull’investimento del piccolo natante sul Lago di Garda da parte di un motoscafo condotto da due tedeschi, fuggiti senza prestare soccorso, abbiamo scritto sia la notizia, che delle risultanze delle prime indagini.

Oggi si è raggiunta un’altra triste certezza: Greta Negrotti (in foto), la venticinquenne in gita con l’amico Umberto Garzarella, 37enne, morto anche lui, ritrovata dopo 12 ore dall’evento ad una profondità di circa cento metri, è morta per annegamento.

Il suo corpo presentava varie contusioni e fratture dovute all’impatto tra i due natanti, ma la causa della morte è stato l’annegamento. Greta, dunque, a differenza di Umberto non perse la vita nell’immediatezza dell’impatto, e viste le sue condizioni non era certo in grado di nuotare e mantenersi a galla più di tanto.

Se fosse stata soccorsa dalla barca degli investitori avrebbe avuto sicuramente qualche probabilità di salvezza.

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