Infanticidio nel catanese

Ieri veniva annunciata la scomparsa della bambina di 4 anni da Tremestieri Etneo, oggi ritrovato il corpicino senza vita

Lidia Petrescu

Stamattina, il corpo senza vita di Elena Del Pozzo è stato ritrovato, laddove aveva indicato la madre, cioè in un campo incolto.
Ieri, la donna aveva raccontato di un rapimento della piccola, un ratto a mano armata, commesso da tre uomini incappucciati. Dopo una notte di interrogatori, stamattina, la donna è crollata, ha confessato l’omicidio ed ha condotto gli investigatori nel posto in cui si trovava il cadavere della figlioletta di quattro anni.

Emerge una prima ipotesi sul movente: secondo gli inquirenti, Martina Patti, la mamma, una ragazza di 23 anni, potrebbe essere stata “gelosa”. Elena potrebbe essere stata uccisa “per via di una forma di gelosia nei confronti dell’attuale compagna dell’ex convivente” in quanto la Patti non tollerava che alla donna “vi si affezionasse anche la propria figlia“. 

Secondo il racconto iniziale della donna, il rapimento della figlia sarebbe stato “una conseguenza del comportamento dell’ex compagno, per non aver ascoltato precedenti messaggi minatori fattigli recapitare presso la propria abitazione in ragione del tentativo posto in essere di individuare il reale complice di una rapina ai danni di una gioielleria di Catania al posto del quale venne arrestato” il 15 ottobre del 2020 e “successivamente assolto nel settembre 2021 per non aver commesso il fatto“.

Martina avrebbe raccontato poi agli inquirenti di aver colpito più volte la figlia con un coltello da cucina. per poi mettere il corpicino in alcuni sacchi neri, prima di nasconderlo sotto terra. La donna, sottolinea la procura, ha anche precisato di aver “portato a termine l’orrendo crimine in maniera solitaria”. Sul corpo della bambina, un primo esame medico legale “ha evidenziato molteplici ferite da armi da punta e taglio alla regione cervicale e intrascapolare”.

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