La Cuccija di Santa Lucia
Paese che vai usanza che trovi !
Nonna Camilla
La Cuccija Lucana, ovviamente dedicata a Santa Lucia, e con origini antiche non si discosta molto da quella siciliana, solo che in Sicilia tendono a farla dolce, in Lucania salata. La base di tutto è il grano bollito.
Infatti il nome deriva dal greco KO(U)KKìA cioè grano. Non di rado nei paesi mediterranei si tende a bollire il grano anziché macinarlo per farne farina per la pasta o il pane. Spesso non è la situazione adatta. La fame è fame e non si aspetta.
Anche in Lucania (per me sarà sempre Lucania) c’è un avvenimento tramandato. A Castelmezzano (PZ), dopo la Peste e la conseguente carestia, Santa Lucia interviene fermando la peste e facendo arrivare un carico di grano, ovviamente preso d’assalto, bollito e mangiato.
Ingredienti per 4/6 persone: 300 g. di grano, 400 g. di ceci secchi (se in scatola due confezioni), 4 foglie di alloro, tre cucchiai di olio d’oliva, sale e pepe q.b.
Procedimento: mettere in acqua il grano almeno 2 giorni prima, per i ceci basta un giorno. Date un ulteriore risciacquo e poi mettete in una bella pentola, se di coccio meglio, prima poco olio, poi il grano, aggiungere i ceci e l’alloro e far andare a fiamma bassa. Se avete un camino …. fate come le nostre nonne nu’ bell pignatidd vicino al fuoco, aggiungete un po’ d’acqua man mano e va da sola … decidete se la volete più a zuppa o asciutta date una regolata di sale, una spolverata di pepe o appena appena di peperoncino, e la nostra Cuccija è pronta!
Buona Santa Lucia a tutti!! oltre alle Lucia, ovviamente.
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