La Cupeta o Cruccant’
Non è una parola sconveniente è solo un dolce, tipo torrone salentino , di origine araba, che veniva consumato in tutte le feste. Ma non solo nel Salento, in Lucania si chiama Cruccant’ è buonissimo ugualmente.
Nonna Camilla
Fino a poco tempo fa, quando è possibile ancora adesso, non c’era festa patronale del Sud, soprattutto nel Salento, senza la “Cupeta”, uno dei dolci più antichi importato in queste terre dagli Arabi. In Lucania si chiamava la Cruccant’, stessa formula, dialetti diversi.
Quando durante le feste patronali, o a Natale, si passeggiava per le strade piene di bancarelle illuminate era impossibile non fermarsi davanti ai camioncini dei maestri che hanno fatto la storia di questo croccante di mandorle e zucchero caramellato. Un ricordo indelebile della nostra infanzia e oltre.
La Cupeta, o Cruccant’, profuma di esperienza è davvero semplice da preparare, profuma di origini arabe e bastano pochi ingredienti: la regina è senza dubbio la mandorla tostata, con la buccia o pelata, dipende dai gusti. Poi lo zucchero e c’è chi usa zucchero e miele.
Ingredienti: 500 g. di mandorle, 500 g. di zucchero, 1 limone, sia succo che buccia grattugiata, 4 cucchiai d’acqua, una bustina di vanilina in polvere.
Preparazione: per prima cosa versate le mandorle in acqua bollente per due minuti, quindi scolatele e lasciatele intiepidire. Sbucciatele e quindi disponetele su una teglia rivestita di carta da forno. Tostate le mandorle al forno a 180° per circa 5 minuti. Sfornate e lasciate intiepidire. In una pentola antiaderente versate lo zucchero e l’acqua e lasciate sciogliere a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Appena lo sciroppo raggiungerà un colore ambrato, aggiungete il succo di 1 limone e la bustina di Vanilina. Mescolate con cura e togliete dal fuoco. Unite le mandorle e girate per far aderire bene il caramello poi togliete dal fuoco. Aggiungete la buccia grattugiata di un limone.
Appena le mandorle saranno ben amalgamate versate tutto su un piano di marmo, unto con un po’ d’olio, e con un grande coltello a lama liscia, sul quale avreste strofinato il resto del limone, stendete e lavorate sino a formare un rettangolo di circa 1 cm di spessore.
Fate intiepidire la nostra Cupeta o U cruccant’, tagliate a quadrati o spezzettatelo e mangiatelo una volta che sia ben freddo. Buona deliziosa degustazione a voi da nonna Camilla.
Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.