La Lumaca

La lumaca è la vera campionessa del pasto a costo 0! Con il suo carico di gusto e proteine, il mollusco più lento al mondo dà filo da torcere alle migliori carni rosse.

Maria Catalano Fiore – Nonna Camilla

Oggi siamo in tandem su questo argomento, sia per parlarne dei benefici ed allevamenti, sia per cucinarle e assaporarle! E si nonna Camilla mi dice, secondo l’uso lucano “Tu si strutt” che pare una variante tra tu sei più istruita o tu ti sei consumata sui libri. Comunque l’aiuto e vicendevole.

Le definiamo tutti Lumache quei simpatici animaletti con la casetta sulle spalle, ma ovviamente ci sono molte varietà e grandezze.In Africa possono raggiungere anche i 20 cm.di lunghezza. Questi molluschi si dividono in sottocategorie, sia terrestri che marini. Marini i Bivalvi e Cefalopodi , poi ci sono i Gasteropodi di terra e ovviamente non nuotano, ma camminano.Gli antichi pensavano che camminavano strisciando sullo stomaco, invece il loro stomaco è posizionato sulla gobba e ben protetto. Gli occhi sono in cima ai due tentacoli superiori, quelli che noi definiamo antenne o corna. Sotto una piccola bocca completata da una piccolissima linguetta detta “radula” e dai dentini ancor più piccoli per sminuzzare il cibo.

Attualmente si trovano in commercio sia selvatiche che allevate. Noi puntiamo su quelle selvatiche tradizionali, quelle si sono a costo 0!

Lumache con “La Bava”

Le lumache hanno bisogno di Habitat umidi, per questo di giorno si rintanano sotto le pietre e di sera o dopo una pioggia escono. Le Lumache producono una particolare sostanza vischiosa “La Bava” particolarmente usata in farmacie per cosmesi perché fortemente cicatrizzante.Infatti serve anche a sigillare il suo guscio quando si ritira per il letargo.

Sono lentissime, per questo facili da “cacciare”, si noi definiamo raccoglierle, ma è una vera caccia. Ricordo mia madre che passeggiando per le campagne, si alzava due lembi dell’inseparabile grembiule, “Sinal o Vandisin'” in gergo e con una mano le raccoglieva, con l’altra reggeva u’ Sinal. Mia nonna era più scaltra e produttiva, u’ Vandisin aveva una enorme tasca che all’occorrenza veniva fermata da spille da balia. Sistema infallibile per poterne contenere almeno 4 kg., poi una volta a casa c’era un loro cesto dove metterle , aggiungere farina e qualche foglia di lattuga , chiudere bene e metterle a “Spurgare” per qualche giorno, cioè farle nutrire di farina e lattuga,e poi….si liberavano di stomaco e intestino.

Ora si erano pronte per la cottura e poi……Certo che in Francia le considerano una vera leccornia, Chef stellati passano interi giorni a cucinarle. Tra noi Italiani, solo i più tradizionalisti ne vanno ghiotti.

Comunque al di là delle battute, ci sono precisi regolamenti Cautelativi Regionali sulla loro “raccolta” vietandola sia in periodo estivo che in quello dell riproduzione. La specie, come tante altre va tutelata le lumache ripuliscono i terreni dalle erbe infestanti, utili per il contenimento di insetti nocivi e sono parte della catena alimentare di altre specie, come tutti. In Lombardia, la cattura è vietata da marzo a settembre, in qualsiasi ora anche notturna. Nei restanti mesi massimo 30 a persona.

Ormai per chi vive nelle città soprattutto, il modo più semplice per gustarle è acquistare quelle di allevamento, anche e piuttosto care.

Allevamento biologico di lumache.

Parlando di vitamine ed altro, questi piccoli molluschi sono molte più leggeri della carne, privi del colesterolo cattivo e molto ricchi di proteine. Il loro uso serve per mantenere in salute soprattutto le cellule nervose, incrementare i globuli rossi, prevenire e curare l’anemia.

ma non vi voglio più tediare……passo la parola a nonna Camilla che vi spiega come cucinarle e gustarle.

Eccomi qui! Io più ruspante, quando mi capita di passeggiare nei prati, o sui resti di grano falciato, le raccolgo, se posso più volte, per delle belle scorpacciate. Innanzi tutto, come già accennato, le Lumache devono spurgare, devono cioè liberarsi di viscere e retto di altre cose mangiate in precedenza. Farina e insalata sono ideali allo scopo.

Una volta spurgate, io le faccio bollire appena in acqua calda, per un ultimo rilascio…. poi le metto in una bella pentola “nu cavrangidd” e aggiungo un bicchiere d’acqua, poco sale, qualche pomodoro spezzettato, e tanto origano

Lumache alla lucana più comunemente definite “alla Zingara”

Lascio andare a fuoco lento per un paio d’ore e le poverine mettono fuori il capino. Una volta impiattate, con un Semplice stuzzicadenti vengono fuori. Operazione da fare delicatamente in modo da lasciare dentro il residuo di budello, generalmente più scuro e sottile, che si stacca semplicemente. Mi ricordo che nei tempi andati, non c’erano stuzzicadenti, per l’operazione, ne tanto meno forchettine francesi Vip, a due rebbi sottili. Chi succhiava direttamente, da ingordo, ma le donne anziane erano sempre munite di spille da balia che aperte, servivano allo scopo, le distribuivano, soprattutto ai bambini, raccomandando di non pungersi la lingua per ingordigia.

Era un vero spasso, oltre che una goduria del palato e le”scarpette” in quel sughetto con quelle belle fette di pane profumato era d’obbligo! Anzi tassativo! “Inzuppa il pane sennò tra poco hai ancora fame!” Altri tempi in cui nessun bambino era obeso, la dieta era più che mediterranea e il moto assicurato, altro che palestra, si arrivava a sera affamati e sfiniti, e si crollava per il sonno.

Lumache siciliane o Babbaluci, molto più pomodoro,olio, e tanto basilico, che secondo me, ne coprono troppo il sapore.

Comunque questo è il mese giusto, se passeggiate per i campi, raccoglietele e provatele, sono un toccasana a costo 0 ! E buona degustazione dalla vostra nonna Camilla e nipote “strutta”.

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