La rivoluzione ungherese del 1956

Nota anche come insurrezione o rivolta ungherese, fu una sollevazione armata di spirito antisovietico scaturita nell’allora Ungheria socialista. Paragoni con l’invasione dell’Ucraina.

Rocco Michele Renna

L’insurrezione durò dal 23 ottobre al 10-11 novembre del 1956. l’Unione Sovietica avviò le manovre militari per l’invasione dell’Ungheria. Fu l’inizio di un passaggio cruciale nella storia del comunismo, che ebbe ripercussioni anche in Italia. Dal Pci uscirono personalità di spicco come il futuro ministro socialista del Bilancio, Antonio Giolitti, e soprattutto alimentarono la spinta autonomista del Psi di Pietro Nenni.

Gli ungheresi in rivolta contro l’imperialismo del Cremlino furono anche accusati di essere fascisti pagati dai servizi segreti occidentali, proprio come gli ucraini del 2013 a Maidan. Corsi e ricorsi storici. Vico docet.

I rivoltosi chiedevano di affidare il governo a Imre Nagy, che nei mesi precedenti si era contrapposto a Màtyàs Ràkosi, segretario del Partito ed ex luogotenente di Stalin.

Il comitato centrale del Partito nominò Nagy primo ministro, ma fece al contempo appello all’Armata Rossa per ristabilire l’ordine. E così, esattamente 66 anni fa, l’Urss invase l’Ungheria provocando scontri che causarono centinaia di morti.

La rivoluzione democratica ungherese fu soffocata nel sangue dai carri armati sovietici e il Presidente ungherese Imre Nagy fu impiccato.

Sotto il profilo culturale, l’intervento sovietico in Ungheria smentì le speranze suscitate dalla destalinizzazione e provocò non poche crisi di coscienza fra i comunisti di tutto il mondo, già colpiti dal trauma del rapporto Krusciov.

In Italia, Giorgio Napolitano, allora membro del Comitato Centrale del Partito Comunista, dichiarò che l’URSS era intervenuta per “salvare la pace nel mondo“…

Un altro padre nobile della sinistra, Pietro Ingrao, scrisse in un editoriale su l’Unità, organo del Partito Comunista Italiano: “I ribelli controrivoluzionari hanno fatto ricorso alle armi. La rivoluzione socialista ha difeso con le armi sé stessa, le sue conquiste, il potere popolare come è suo diritto e dovere sacrosanto“.

Entrambi si pentirono di quella presa di posizione, circa 50 anni dopo. E 50 anni dopo Giorgio Napolitano, da Presidente della Repubblica italiana, andò a rendere omaggio alle vittime della repressione sovietica. Lo fece contro il volere degli eredi dei martiri ungheresi, che gli avevano chiesto di non andare.

Oggi, vedendo cosa succede tra Ucraina e Russia o meglio fra Occidente e Oriente, si nota che più d’uno trova comodo fare finta di non capire, trova delle scuse per giustificare una invasione di una nazione libera, sovrana ed indipendente, fa finta di non vedere i morti da ambo le parti causati da una guerra inutile e stupida. Chi l’ha cominciata avrebbe potuto ottenere quello che si era prefisso con riforme sociali ed economiche per il suo popolo, invece di sprecare soldi per l’arricchimento militare.

Invece, a causa, forse, della loro discendenza tartara e il loro antico desiderio di conquista e saccheggio li ha fatti decidere diversamente ed ha trascinato il mondo in una vera e propria terza guerra mondiale che rischia di estendersi fisicamente, da un momento all’altro, agli altri Paesi, con il rischio di degenerare in una guerra termonucleare che segnerebbe gravemente il futuro dell’umanità  

Molti evitano di schierarsi, attendono l’esito finale del conflitto per salire sul carro del vincitore, una dimostrazione di squallido opportunismo…

In questo momento andrebbe perseguito da tutti l’interesse primario dell’intera umanità e quindi trovare un modo di fermare queste guerre ingiustificabili. Ed è appena il caso di ricordare che la Russia in Ucraina è scesa in campo in prima persona, ma in Africa con azioni mirate del gruppo mercenario Wagner, del famigerato oligarca russo Evgenij Prigožin, meglio noto col soprannome “il cuoco di Putin”, risulta essere dietro quasi tutte le guerre fratricide fra Paesi limitrofi e altrettanto spesso a guerre tribali all’interno dello stesso Paese.

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