L’arrivo di Zeus
Un Fabbriciani inedito quest’oggi? No, a ben riflettere. In tutti i suoi articoli. ci racconta pezzi della sua vita, che poi si fonde con la musica. Oggi ci fa entrare in casa.
Roberto Fabbriciani
E’ arrivato Zeus. Ma chi è Zeus?
Eccolo!
Dopo tanto tempo di riflessione, finalmente, dalla scorsa estate abbiamo Zeus. Forse dobbiamo ringraziare il periodo difficile di Covid per questa decisione? Certo è tra le poche cose buone avute.
E’ un barboncino che ama viaggiare. E’ curioso e anche un po’ ubbidiente.
Non è stato difficile trovare il nome. Un nome breve, proporzionato a lui, piccolo ma al tempo stesso grande.
Zeus, in greco antico Ζεύς, Zèus (Giove per i romani), è il re dell’Olimpo! Ricordo di aver scritto qualche anno fa una composizione a quattro mani con il maestro Henri Pousseur dal titolo “Zeus Joueur de Flûtes”. In questo brano Zeus suona il flauto e impartisce ordini agli uccelli!
Al piccolo Zeus piace la musica e in modo particolare il flauto che ascolta da sempre.
Manifesta reazioni differenti all’ascolto di un brano di Vivaldi o di Mozart, quasi fosse in grado di distinguerli! Il suo brano preferito è “Non più andrai, farfallone amoroso” dalle “Nozze di Figaro” di W.A. Mozart.
Qualche volta duetta con me … difficile da spiegare … Zeus si emoziona e “canta” cercando di intonare le note del flauto.
Sono oramai tanti i fatterelli da raccontare sul piccolo Zeus. Tutti simpatici … ma uno è veramente straordinario. Lo scorso settembre, Zeus aveva solo 7 mesi, eravamo a Köln. Durante la prova generale di un concerto per la radiotelevisione Zeus, dal mio camerino, ha sentito suonare il flauto. Si è liberato (non so come ha fatto) e, con grande velocità, abbaiando forte e festosamente, ha raggiunto il palcoscenico. Il direttore, molto sorpreso e un po’ perplesso, ha fermato la prova. Il coro e l’orchestra in piedi applaudendo hanno gridato “bravo”. Non nascondo di essere stato imbarazzato e anche un po’ emozionato! Il maestro, con la bacchetta in mano, si avvicina e mi sussurra: “Zeus ist wunderbar, aber bitte nimm ihn überhaupt nicht mit zum Konzert” (ndr.
“Zeus è meraviglioso, ma per favore non portarlo affatto al concerto”).
Ora sono fiero di Zeus che ha imparato la lezione. Adesso è ammesso all’ascolto dei concerti!
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