Laura Ziliani, stordita e soffocata nel sonno

E’ l’ipotesi investigativa più accreditata

La redazione

Ancora non è del tutto chiaro in quale modo fu tolta la vita all’ex vigilessa bresciana, Laura Ziliani. Gli inquirenti, che hanno disposto con ordinanza cautelativa in carcere l’arresto delle due figlie Silvia e Paola Zani e del fidanzato della prima, Mirto Milani, ritengono che il benzodiazepine trovato nell’esame autoptico sui resti di Laura Ziliani, non sia servito ad ucciderla, ma ad addormentarla e toglierle possibilità di difendersi.

Una volta priva di sensi e di forze la donna sarebbe stata soffocata dai tre comprimendole sul viso un cuscino,

Martedì è fissato l’interrogatorio di garanzia dei tre. Le due ragazze sono detenute nel carcere bresciano di Verziano, mentre Mirto si trova nell’altro carcere di Brescia, Canton Mombello.

Intanto gli inquirenti cercano, attraverso ulteriori esami autoptici la conferma della propria tesi.

L’omicidio sarebbe dovuto alla buona posizione economica della vittima ed al criminale intento di impossessarsene da parte dei tre indagati.

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