Li strascinar con le polpette della nonna
La domenica non è domenica se non c’è la pasta di casa tradizionale e le polpette della nonna….. e poi un bel combattimento tra le tradizioni lucane e pugliesi……..a colpi di forchetta e coltelli che non lascia prigionieri sul tavolo di battaglia!
Nonna Camilla
La domenica si sa è la giornata delle riunioni di famiglia, almeno sino a che si può, é la giornata dedicata alla nonna che dalla sera prima già prepara pentole, controlla gli ingredienti, tira fuori la tovaglia grande, controlla piatti e bicchieri, come per un ricevimento.
Il nonno è delegato alle piccole spese, a pensare agli antipasti, eventuali arrosti o meglio la domenica mattina, se a Bari, deve provvedere ad un po’ di “crudo”…..è una tradizione anche quella.
La nonna comincia a trafficare di buon mattino per preparare le polpette e poi immergerle nel suo fantastico ragù, che deve andare a fuoco lento lento sino all’ora di pranzo, il suo profumo deve invadere la casa e aprire le narici (e gli stomaci) dei commensali. Certo come le fa la nonna le polpette non le fa nessuno: è l’amore il suo ingrediente principale, la gioia nel vedere la famiglia riunita, anche casciarona, non importa, meglio il parlottio e le risate che il mesto silenzio.
Quindi la nonna comincia a preparare le polpette, poi il ragù, e mentre va il ragù impasta un pochino, si possono fare tanti tipi di pasta, ma il cavallo di battaglia di mia nonna, dopo li cauzingidd (ravioli di ricotta ed erbette) riservati alle “feste grandi” e conditi con ragù di gallo o coniglio ripieno, li strascinati lunghi. Quelli corti o cavatelli erano più giusti per accompagnare legumi o altro, le orecchiette con le cime di rape, la domenica richiedeva lo strascinar lungo, soprattutto con le polpette.
Ingredienti per le polpette: per la verità la nonna va sempre ad occhio, è talmente collaudata….comunque riporto la ricetta per aiutare le meno esperte, anche se le polpette sono davvero semplici da fare.
Ingredienti per 4-6 persone: 500 g. di carne macinata, 50 g. di formaggio grattugiato, un pochino di pane raffermo, qualche foglia di prezzemolo, 2 uova, sale e pepe q.b., olio per friggere. Per il ragù: 300 ml. passata di pomodoro, una cipolla media tritata finemente, 1/2 bicchiere d’acqua.
Preparazione: in una ciotola mettete a mollo il pane raffermo spezzettato da cui avrete eliminato la crosta, per circa 10 minuti, strizzate bene e mettetelo in una terrina abbastanza capiente, aggiungete la carne tritata, le uova, il prezzemolo, tritato finissimo, salate e pepate a piacere, così come in foto.
Impastate il tutto per qualche minuto. Dividete l’impasto in tante parti che poi riprenderete per dargli la consueta forma tondeggiante. Friggetele in padella, trasferite le polpette su un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Avviate il ragù: in una casseruola larga, meglio se di creta, mettete un filo l’olio d’oliva, la cipolla ad imbiondire, aggiungete un pochino di acqua, poi la passata di pomodoro, lasciate andare per 10 minuti, aggiungete il resto dell’acqua, aggiustate di sale e poi una ad una, con delicatezza, le polpette, lasciate andare a fuoco lentissimo….dolce dolce…. dopo poco più di un’ora il vostro ragù con polpette sarà perfetto.
A questo punto separate le polpette dal sugo, poggiatele in una terrina calda.
Nel frattempo preparate la pentola per l’acqua della pasta, affidate a un uomo di buona volontà il compito di grattugiare il pecorino, lessate i vostri bellissimi strascinati e poi metteteli in una grande coppa di portata e conditeli con il ragù.
Servite la pasta, aggiungete altro ragù e formaggio se occorre, poi aggiungete le polpette. C’è chi sceglie di mangiarle dopo, chi durante, comunque spariranno tutte e con loro anche un bel po’ di pane per la scarpetta assicurata. garantito dalla mia omonima nonna Camilla e da una generazione di nonne che sa benissimo che con le polpette non si sbaglia mai con i propri nipotini, piccoli o cresciuti che siano.
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